Intrighi e gag che si reggono sulla tradizionale situazione comica della moglie che cerca di provocare la morte del marito per disporre della sua eredità: una trama semplice, ma esilarante quella di Quant’è bbell lu primm’ ammor, spettacolo della compagnia dilettantistica “Che dio c’aiuti”. Sabato è andata in scena la terza replica nel salone parrocchiale della chiesa di San Lorenzo. La partecipazione del pubblico è stata buona, molti gli apprezzamenti sulla recitazione degli attori e sulla comicità delle situazioni presentate. Pensate un po’, non una moglie, ma ben due provano nella difficile impresa di far morire Armando, l’insopportabile e avaro marito. Unico risultato: il tentativo si ritorce contro di loro ed entrambe passano a miglior vita in modi comici, l’unica investita da un autobus, l’altra nell’amplesso amoroso.
Il più grande dispiacere provato da Armando è dover fare due funerali, una morale un po’ cinica, ma che fa riflettere. Le reali protagoniste di questa commedia, infatti, sono l’avarizia e la ghiottoneria. Sicuramente lo scopo di divertirsi e divertire è stato raggiunto dalla compagnia, che non ha nessuna pretesa da attori professionisti, ma è riuscita a creare un gruppo affiatato,che dà spazio ai giovani, come gli interpreti Mario e Michela Cillii che impersonano i due nipoti della prima moglie, .
Nausica Strever