«Un programma di fine mandato da attuare con una tempistica ben definita». È l’impegno preso dal sindaco Luciano Lapenna al termine della riunione di maggioranza chiesta dal Partito socialista, che ha condizionato la sua permanenza in giunta all’approvazione di una lista di cose da fare.
«L’incontro, molto franco e costruttivo, ha consentito di trovare punti di intesa che, nelle prossime ore, saranno oggetto di verifica tra le segreterie politiche dei partiti», fa sapere il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte, «sono stati affrontati i problemi sollevati, nel corso dell’ultima riunione dell’assemblea civica, dai rappresentanti del Psi e dal consigliere Luigi Marcello. I rappresentanti della maggioranza torneranno a rivedersi venerdì (domani per chi legge, ndc)».
È stato il Psi a chiedere la verifica di maggioranza, ponendo sul piatto della bilancia la delega all’urbanistica dell’assessore Luigi Masciulli, pronto a restituirla attesa l’impossibilità di portare a termine quegli strumenti di programmazione territoriale che la città aspetta da anni. È il caso del piano di recupero del centro storico, del piano spiaggia e del piano di gestione dell’area Sic. Per non parlare della variante al piano regolatore, che da cavallo di battaglia di due campagne elettorali del centrosinistra è finita definitivamente nel dimenticatoio. A fronte del totale fermo dell’attività urbanistica (ad eccezione dei permessi a costruire), il Psi non vuole passare per il partito che non ha fatto nulla, né tanto meno diventare il “capro espiatorio”. Potrebbe quindi decidere di restare in giunta, ma chiedere l’assegnazione di una delega diversa per Masciulli che ha rimesso il suo incarico nelle mani del partito.
L’altra partita aperta è quella relativa alla sostituzione di Mario Olivieri. Il posto in giunta è ancora vuoto da quando l’ex assessore comunale è diventato consigliere regionale. Il sindaco – che su questo punto ha sempre fatto orecchie da mercante – potrebbe decidere di nominare Luigi Marcello, capogruppo di Giustizia Sociale che durante l’ultima assemblea civica ha abbandonato l’aula in segno di protesta per non votare contro il bilancio di previsione. Insomma, in ballo non c’è solo il programma di fine mandato per tentare di riacquistare consensi agli occhi degli elettori, ma dell’altro.
Anna Bontempo (il centro)