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Il Viminale decide sulla trasferta di Vasto vietata ai tifosi avezzanesi

Dallo sconforto per la decisione del prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, di vietare la trasferta ai tifosi dell’Avezzano a Vasto, alla speranza che le autorità preposte possano rivedere il provvedimento e consentire il viaggio ai numerosi tifosi biancoverdi che non hanno alcuna intenzione di abbandonare la squadra nel momento di maggior bisogno.

La novità arriva dalla sede dell’Avezzano calcio che ieri ha depositato al commissariato di polizia un ricorso urgente indirizzato al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al prefetto di Chieti. La società di via Ferrara, dopo aver evidenziato la sproporzione e l’illegittimità del provvedimento, fa presente che trattandosi di una partita di calcio fra dilettanti, non c’è l’obbligo di identificare gli acquirenti dei tagliandi d’ingresso e che per tale motivo risulterebbe quasi impossibile stabilire il colore del tifo. Nel ricorso, l’Avezzano calcio fa notare anche che nelle gare di andata contro Vastese e Vasto Marina, ai tifosi ospiti non è stato posto alcun divieto e la disparità di trattamento in questa circostanza suona come una punizione eccessiva nei confronti di chi sta cercando di raggiungere un traguardo dopo anni di sacrifici economici non indifferenti.

Della vicenda si sta interessando il sindaco Gianni Di Pangrazio che già nel pomeriggio di martedì, dopo aver parlato col sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha contattato il prefetto de L’Aquila, Francesco Alecci, al quale ha rappresentato la situazione per una positiva risoluzione del problema. E ieri, il primo cittadino della città marsicana, ha parlato anche con il questore de L’Aquila, Alfonso Terribile, chiedendo che una cospicua dose di buon senso venga utilizzata in questa circostanza.

Di Pangrazio ha affermato: «Dopo la mia sollecitazione, il questore Terribile mi ha riferito di aver parlato col prefetto De Marinis, ma le difficoltà restano perché la disposizione è partita da Roma e in circostanze del genere gli organi periferici non hanno argomenti da far valere. Entro domani (oggi per chi legge, ndc) dovremmo avere la comunicazione definitiva del Viminale che spero positiva, ma in caso contrario non so cos’altro si possa fare».

Plinio Olivotto (il centro)

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