Pochi minuti fa il segretario cittadino del PSI, Luigi Rampa, ha rimesso nelle mani del sindaco Luciano Lapenna la lettera di dimissioni da assessore all’Urbanistica firmata da Luigi Masciulli, il quale nelle scorse settimane aveva più volte minacciato una azione in tal senso in assenza di risposte sui tre piani urbanistici per i quali da tempo il PSI chiedeva l’approvazione.
Per ora bocche cucite su tutti i fronti, anche se le voci di spaccature all’interno della Giunta si sono rincorse in questi giorni di frenetico confronto tra le parti.
L’ultimo venerdì pomeriggio, al quale l’assessore Masciulli non ha partecipato, che non ha sortito alcun effetto per quanto riguarda le richieste dei socialisti che, di fronte a un cronoprogramma che determinasse l’impegno all’approvazione del Piano demaniale comunale, di quello di gestione dell’area SIC, del Piano di recupero del centro storico, si sono visti rispondere con una esposizione dettagliata dei fondi in arrivo e delle opere pubbliche in procinto di partire.
Ora Luciano Lapenna sarà probabilmente costretto a mettere mano alla Giunta, anche se l’ipotesi sarebbe stata respinta proprio venerdì quando, secondo indiscrezioni, il PD e Rifondazione comunista, contrariamente proprio ai socialisti e a Sel, avrebbero posto il proprio veto all’ampliamento della stessa.
Staremo a vedere se nei prossimi giorni si riuscirà a ricucire quello che appare un profondo strappo che se portasse i socialisti ad assumere una posizione rigidamente critica nei confronti dell’Amministrazione potrebbe creare non pochi problemi al prosieguo del mandato del centrosinistra, situazione oltretutto aggravata anche dalla scelta di Luigi Marcello di muoversi in un’analoga direzione come già dimostrato con l’abbandono dell’Aula per non approvare il Bilancio di previsione.