Erano un centinaio gli insegnanti vestiti a lutto e con i lumini in mano, che oggi pomeriggio hanno partecipato al selfie-mob in piazza Rossetti. Alle 19.00 in punto, in contemporanea con tutto il resto d’Italia, è iniziata la manifestazione con la lettura degli articoli 3, 33,34 e 97. All’unisono i presenti hanno recitato con grande convinzione tali articoli in particolare il 34: “La scuola è aperta a tutti.(…)I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti dello studio”. In seguito, hanno cantato l’inno di Mameli, accompagnati dal violino. Una rappresentanza dei ragazzi delle scuole di secondo grado di Vasto ha animato la parte finale del selfie-mob eseguendo alcuni brani. A conclusione dell’evento, tutti gli insegnati hanno deposto il lumino che avevano in mano accanto al manifesto “La scuola statale è un patrimonio di tutti”. L’organizzatrice della manifestazione, Gabriella Di Pietro è molto soddisfatta della riuscita del selfie-mob, che ha avuto una risonanza molto ampia : “L’iniziativa vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e mostrare tutti gli insegnanti uniti, come non lo erano da molto tempo. Speriamo che domani i numeri daranno delle conferme”. La mobilitazione non finisce qui. Domani mattina gli insegnati partiranno da Vasto alla volta di Roma per partecipare allo sciopero nazionale contro la riforma.
Nausica Strever