“Finalmente è arrivata una buona notizia: l’Amministrazione comunale di Vasto comunica che si daranno inizio ai lavori prestissimo per via Adriatica al di sotto dell’area archeologica che da qualche anno aveva subito un grave frana o scivolamento verso la zona parco travolgendo pali e strada”: questo il commento di Ivo Menna, che, al di là di ogni preferenza politica, è comunque una persona che quella zona la vive e l’ha vissuta da tempo.
“La staccionata è salva, quella realizzata dalla Sovrintendenza ai beni archeologici – dice ancora – ma la gradinata è stata sepolta dalla terra staccatasi. In un momento di grave crisi della finanza locale si potrà intervenire con fondi cospicui di oltre 370.000 euro che dovranno servire definitivamente a rendere sicura e stabile una zona ad alto rischio. Sappiamo quanto sia a rischio tutto il costone orientale e però bisogna sostenere una cultura della prevenzione, rispetto della natura, rimboschimenti e regimazioni delle acque vaganti, essendo la zona di via Adriatica, come gli storici e i geologi affermano, essere zona ricca di acque e quindi da tenere in costante controllo e interventi”.
Parla delle iniziative e delle proposte fatte finora, Menna, ricordando come “abbiamo voluto, con diversi interventi, sollecitare a più riprese l’amministrazione, proprio in relazione al distacco dei pali e della terra in quell’area precisa, e abbiamo anche proposto che la gradinata che porta ai campi del muro delle lame debba essere assolutamente eliminata e sostituita con materiali leggeri tipo pali di legno per un processo di alleggerimento”; così come torna sull’altro campo di battaglia di queste settimane, ovvero “la demolizione dell’Arena delle Grazie, opera pressoché inutile e costosa per le casse comunali, e sostituirla con una area verde, in continuità con la vicina area archeologica. Questa nostra proposta venga presa in seria considerazione altrimenti tra qualche anno dovremo assistere a nuove frane e nuovi disastri ambientali a causa di nuovi movimenti franosi. Sarebbe necessario fare un sopraluogo in area Arena per capire e verificare quante siano le microfrane, gli avvallamenti, le sconnessioni dei vari manti stradali”.
Nelle scorse settimane Menna aveva sottoposto la questione a un sondaggio dei vastesi attraverso una emittente con un risultato che aveva definito “sorprendente”: i contrari sono risultati essere il 52,45% e i favorevoli il 47,55%, anche se ben sappiamo la validità di questa tipologia di analisi, che va vista più in ottica dell’esistenza di più di una persona che condivide questa ipotesi.
Una proposta, dunque, che il neo-candidato sindaco (nei giorni scorsi ha avanzato la sua candidatura) chiede “si proceda speditamente a considerare la proposta soprattutto in riferimento a una legge del 14 gennaio 2013, n. 10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” (GU n.27 del 1-2-2013) per rendere possibile l’attuazione della legge Rutelli 29 gennaio 1992, n. 113 che impone l’obbligo ai comuni con più di 15mila abitanti di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica. Con l’entrata in vigore di questa legge, il Sindaco dovrà render noto il bilancio arboreo del Comune, indicando “il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente all’inizio e al termine del mandato stesso”. Una area verde in quella zona garantisce sicurezza a chi ne dovrà beneficiare e usufruire, e risanamento ambientale che si oppone alla logica delle auto e dei vari inquinamenti”.