E’ un giovane del posto, classe 1992, D. M. S., abitante in Chieti Scalo, il pirata della strada che all’alba di ieri si è allontanato in modo rocambolesco dallo svincolo dell’asse attrezzato in località Selvaiezzi dove ha provocato un frontale con un automobilista che stava svincolando dall’arteria autostradale. L’automobilista coinvolto, a seguito dell’impatto, aveva riportato lievi ferite che sono state definite guaribili in qualche giorno. Durante la fuga, il pirata della strada ha provocato altri danni al proprio veicolo contro la recinzione di un opificio presente sullo svincolo. Grazie alla professionalità e all’impegno della Sezione della Polstrada teatina, la sua fuga, però, è durata solo poche ore. Nonostante l’indicazione della targa del veicolo fosse soltanto parziale dopo la denuncia della vittima dell’atto di pirateria, la Polstrada è riuscita a rintracciare già nel primo pomeriggio il veicolo parcheggiato in un’abitazione a Chieti Scalo e subito dopo a risalire all’identità del colpevole, il quale durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non fare dichiarazioni. D. M. S. sarà denunciato ai sensi dell’art. 189 del Codice della Strada, mentre la patente gli è stata immediatamente ritirata per la sospensione che sarà disposta dalla locale Prefettura. Per arginare il fenomeno della pirateria di strada, è in esame al Parlamento un disegno di legge per mettere in atto delle pene più severe. Attualmente, chiunque non soddisfa l’obbligo di fermarsi dopo aver causato un incidente, è punito con la reclusione da sei a tre anni e con la relativa sospensione della patente di guida. Nei casi più gravi il conducente rischia l’arresto, consentito anche al di fuori dei limiti previsti dall’articolo 381 del codice di procedura penale. L’omesso soccorso di persona rimasta ferita nel sinistro è punito con la reclusione da un anno a tre anni.