Non si placano le polemiche intorno ai ritardi con cui la maggioranza di centrosinistra a Vasto ha affrontato l’approvazione del Rendiconto finanziario 2014 (o Bilancio consuntivo, che dir si voglia). Dopo che sabato mattina è venuto a mancare il numero legale minimo per approvare il documento finanziario in Commissione Bilancio (un passaggio obbligatorio), la stessa è stata riconvocata per questa mattina alle 7.45 e la maggioranza ha dato il via libera al passaggio del Rendiconto 2014 in Consiglio comunale dove se ne dibatterà, nella seconda convocazione dell’Assise, venerdì 5 giugno.
Quindi, potrebbe sembrare tutto risolto e, invece, è ancora una volta il cartello elettorale di Vastoduemilasedici a sollevare dubbi sull’iter in Commissione, soprattutto in merito alla convocazione della stessa nel medesimo giorno della convocazione del Consiglio.
“Con l’acqua alla gola e per ragioni di bottega – scrivo Massimo Desiati, Andrea Bischia, Etelwardo Sigismondi, Davide D’Alessandro e Nicola Del Prete, la maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione calpesta le norme del Regolamento che sovrintendono ai lavori delle Commissioni e, con atto di prepotenza, approva, in Commissione Bilancio, il Rendiconto del 2014.
Per rimediare alla figuraccia di sabato scorso, occasione in cui non era riuscita ad assicurare il numero legale minimo per la sua approvazione, la Commissione Bilancio è stata riconvocata per questa mattina, alle ore 7.45. Pur di acquisire il doveroso parere di tale organismo, però, è stata calpestata la norma prevista dall’art 19 del Regolamento, laddove, al comma 7 (il riferimento è al Titolo II, Capo IV, Art. 19 comma 7 del Regolamento del Consiglio comunale, ndr), è ben chiaramente stabilito che: “Le Commissioni non possono essere convocate per lo stesso giorno in cui è convocato il Consiglio comunale (sia esso in prima o seconda convocazione), né svolgersi in contemporanea con altre Commissioni. A tal fine il Presidente, prima della convocazione, provvede ad acquisire disponibilità in tal senso dal Presidente del Consiglio comunale e da altro ufficio all’uopo delegato”.
Una norma chiara e tranciante che non avrebbe consentito lo svolgimento dei lavori della Commissione Bilancio nella giornata di oggi, la stessa per la quale era già stato convocato il Consiglio comunale!
Dimenticanza? Ignoranza? Noi propendiamo per l’atto di prepotenza in dispregio delle norme. E’ così che la maggioranza della… legalità, pur richiamata al rispetto delle regole, fin dall’inizio dei lavori, dai Consiglieri di “Vastoduemilasedici”, ha reso carta straccia il Regolamento a cui sempre chiede ai Consiglieri di attenersi quando loro conviene.
Situazione non più tollerabile per Vasto: maggioranza sfibrata al proprio interno, totale inefficacia della sua azione amministrativa, conclamato danno per la vita economica e per l’immagine della città, oggi persino sfregio alle norme che regolano le attività istituzionali.
Cos’altro serve per definire vergognosi questi anni di amministrazione?
Ci riserviamo di esporre e denunciare l’accaduto al Prefetto di Chieti, lo stesso che aveva messo in mora l’amministrazione vastese per il ritardo nell’approvazione del Rendiconto 2014 e che, per questo, aveva minacciato lo scioglimento del Consiglio comunale”.
Accuse pesanti, alle quali la maggioranza replica compatta “Il duo Desiati – D’Alessandro continua ad aggrapparsi a tutto pur di portare avanti una opposizione da sfascisti, distruttiva e contro gli interessi della città.
Sabato, anziché collaborare, per un voto della commissione bilancio sul conto consuntivo, approfittando dell’assenza giustificata di consiglieri di maggioranza, hanno impedito alla commissione di votare.
Oggi invocano assurde violazioni del regolamento pur di bloccare i lavori ed impedire alla maggioranza di varare l’importante provvedimento.
Misero tentativo che è stato respinto e la commissione, compatta nella maggioranza, ha dato il suo parere al conto consuntivo nella mattinata odierna lunedì primo giugno”.
Vedremo gli sviluppi nelle prossime ore, a cominciare dalla eventuale denuncia al Prefetto di quanto accaduto da parte dei consiglieri di opposizione.