Alla prima prova d’italiano dell’esame di maturità, la maggior parte degli studenti vastesi ha optato per la traccia di ambito tecnico-scientifico o quello di ordine generale sul diritto all’istruzione, partendo da una citazione del premio Nobel Malala Yousafzai. La traccia su Calvino non è stata affrontata da molti studenti perché non si riesce sempre ad affrontarlo in classe per la vastità del programma di letteratura. La maggior parte degli studenti del liceo classico, infatti, hanno scelto la traccia di Malala Yousafzai, 18enne studentessa pakistana e premio Nobel per la pace 2014, che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine. Questo il passaggio proposto ai candidati: «Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo». Alessia Ciffolillo e Melissa Suriano del Liceo classico hanno entrambe sviluppato il tema su Malala, l’una confrontando il valore poco apprezzato dell’istruzione nel nostro paese con la lotta della ragazza pakistana, l’altra sottolineando l’importanza dell’istruzione per vivere bene. Pochi hanno affrontato la traccia storico-artistica, tra la minoranza abbiamo intervistato Monica Di Virgilio del Liceo classico: “Amando molto leggere, ho sostenuto la tesi che la lettura dà un insegnamento morale. Sono soddisfatta del mio svolgimento e ho ritenuto le tracce semplici”. Anche al Liceo scientifico Anisia Lauriti ha giudicato i temi abbastanza fattibili, soprattutto quello dell’ambito tecnico-scientifico. “Ho sviluppato il tema appoggiandomi ai documenti offerti anche se erano pochi rispetto a quelli ai quali siamo abituati, ma ciò ha permesso di mettere molto del mio”. Simone Tumini, invece, ha elaborato la stessa traccia, sviluppando però un articolo di giornale: “Mi sono basato principalmente sui documenti offerti, ricavandone quattro colonne”. Antonio Di Foglio , si è cimentato con l’analisi testuale: “Ho redatto il testo in base alle mie conoscenze”. Anche Stefano ha sviluppato la traccia su Italo Calvino: “L’ho trovata abbastanza semplice, tranne l’ultima domanda dell’analisi che chiedeva di fare altri esempi di persone che hanno vissuto la sofferenza del protagonista. Avevo letto autonomamente Il sentiero dei nidi di ragno, che ho affiancato alla trattazione fatta a scuola”. Anche al liceo artistico è andata per la maggiore la traccia d’ambito tecnico-scientifico, Nicola Amoroso dichiara: “Sono partito dal concetto di che cos’è la tecnologia e poi ho sviluppato gli aspetti positivi e negativi e come ha influenzato la vita delle persone”. Martina Del Roio e Ilaria Di Foglio hanno menzionato nei loro temi sulle nuove tecnologie la teoria di Bauman sulla società liquida e la sindrome di Hikikomori che porta l’individuo che ne soffre ad alterare i ritmi circadiani, isolandosi dalla società e trascorrendo il tempo del giorno dormendo, la notte guardando la tv o giocando ai videogiochi. Altri, come Chiara La Verghetta hanno scelto Malala: “Ho iniziato citando Montesquieau e ho proseguito ripercorrendo il cammino del diritto all’istruzione per affermare il quale molte persone sono morte”. Anche all’Istituto commerciale la maggior parte ha sviluppato il tema di ambito tecnico-scientifico, alcuni con l’articolo di giornale, altri con il saggio breve. Le opinioni degli studenti vastesi in generale sulle tracce variano: c’è chi si aspettava degli argomenti più d’attualità, chi invece è stato favorevolmente colpito e le ha giudicate abbastanza fattibili.
Nausica Strever