All’annuncio della iniziativa organizzata dal Comitato cittadino per l’Asilo Carlo Della Penna, che, per il 21 giungo, ha fissato un appuntamento con chiunque voglia aderire per provvedere alla pulizia dell’area esterna (ma dal documento si evincerebbe anche dell’area interna), è prontamente giunta una nota a firma dell’assessore ai Servizi e Manutenzioni del comune di Vasto Marco Marra il quale dice: “condividiamo la volontà di cittadini che vogliono farsi promotori di una ripulitura dei giardini”.
Per Marra “in questo momento le priorità legate al verde pubblico sono chiaramente rivolte agli spazi pubblici fruibili, alle strade, ai marciapiedi della città che da una decina di giorni sono oggetto di intervento da parte della società che ha vinto l’appalto dello sfalcio. Ancora molte aree e strade necessitano dell’intervento ed è chiaro che spazi interdetti al pubblico non rientrano tra le priorità ma, come avvenne anche negli anni passati, finito lo sfalcio del verde pubblico fruibile, siamo intervenuti anche dentro il giardino dell’ex asilo Carlo della Penna”.
L’assessore si mostra anche possibilista sulla iniziativa. “Se un gruppo di cittadini intende ripulire quell’area – afferma – non possiamo che vedere positivamente l’interessamento. Tuttavia, si ricorda agli organizzatori che la struttura è interdetta con ordinanza del Sindaco, pertanto, sia per l’ingresso di comuni cittadini sia in caso di infortunio di qualcuno, senza autorizzazione del Comune c’è il rischio di prendersi delle grandi responsabilità e per un caso nobile come questo sarebbe davvero antipatico e paradossale.
Pertanto, se lo scopo è quello di ridare dignità al giardino attraverso la cittadinanza attiva, sarebbe il caso che venga formalizzata una richiesta alla quale segua un atto deliberativo che autorizzi l’accesso e l’intervento volontario e quindi vi invitiamo a spostare l’iniziativa di lì a pochi giorni”.
Dunque, ok, potete farlo ma non potete entrare attraverso il recinto, dice Marra, a meno che non se ne richieda l’accesso al Comune, che, a quanto pare, è pronto a rilasciarla “anche se l’iniziativa ha lo scopo di protestare per l’abbandono della struttura”.
L’assessore, inoltre, ci tiene a fare alcune precisazioni su alcuni passaggi riportati dal Comitati. “Per quanto legittima sia la protesta – dice – è doveroso fare alcune precisazioni: l’Amministrazione comunale non sta usando nessuna strategia politica per degradare ulteriormente la struttura e avere “la scusa per abbatterla”; tutti siamo affezionati alla storia del Carlo della Penna e in questi anni abbiamo ipotizzato gli interventi per ridare vita e dignità al luogo senza stravolgerne la finalità educative per i bambini e giovani di Vasto; più volte se n’è dato risalto in Consiglio comunale, valutando le opportunità che la legge consente, come l’ipotesi di un partenariato pubblico privato in grado di trasformare la struttura in un unico polo scolastico con la scuola Spataro confinante. Strade percorribili dalla legge ma che trovano ostacolo e rallentamenti dagli organi tecnici dirigenziali e che dovranno trovare a breve una soluzione.
Infine, intendiamo precisare che l’ipotesi di una demoricostruzione dell’edificio esistente non è un capriccio della politica ma è conseguenza di quanto i tecnici ci hanno sempre sostenuto. Questo non vuol dire che alcuni aspetti architettonici non possano essere recuperati né tanto meno che un nuovo edificio non possa ridare bellezza e dignità al luogo”.
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