Sarà uno dei punti nodali della prossima campagna elettorale per le comunali del 2016, una campagna a dire il vero già partita di gran carriera come forse non si ricorda da anni. Parliamo della questione sanità su cui in queste settimane si stanno organizzando numerosi incontri e prendendo altrettanto numerosi provvedimenti e, soprattutto, promesse.
Nella scorsa settimana due sono stati i momenti cruciali, dapprima una lunga considerazione di Edmondo Laudazi, il candidato sindaco per Abruzzo Civico, poi il convegno voluto a San Salvo dal Partito Democratico.
Proprio l’ingegnere aveva teso la mano ai democrat affermando “ben venga un altro convegno sulla sanità, organizzato dal Pd vastese, allo scopo di mantenere accesi i riflettori sulle esigenze sanitarie del nostro territorio, così come si era fatto in occasione del convegno del 16 aprile scorso, promosso da Abruzzo Civico.
Ribadire la necessità di attivare alcune unità operative (lungodegenza, emodinamica, etc) nell’attuale ospedale e procedere per costruire il nuovo ospedale di Vasto, di potenziare e riorganizzare la rete della sanità territoriale del Vastese, potenziando i Distretti sanitari di Vasto e San Salvo, di definire il destino della RSA di Vasto, iniziata e mai finita, di potenziare l’emergenza – urgenza sul territorio del vastese, crediamo possa essere un viatico politico sul quale è possibile interagire tra tutti quelli che hanno a cuore le sorti del territorio.
Il Pd e Abruzzo Civico possono mettere a disposizione della popolazione una parlamentare e un consigliere regionale di maggioranza. Non è poco se si è veramente interessati alle sorti della sanità del vastese, lasciata al palo dalla giunta Chiodi.
L’augurio pertanto è che si lavori in collaborazione, senza tentennamenti e preclusioni. Fare diversamente significherebbe non difendere i diritti e le aspettative dei nostri concittadini, commettendo un errore imperdonabile.
Vasto e il Vastese hanno necessità non di padrini o di padroni: occorrono amministratori attenti e capaci che, insieme a noi, siano veramente in grado di ribaltare una insostenibile situazione di degrado”.
Non aveva omesso però di evidenziare come “gli elettori abruzzesi avevano infatti pensato un anno fa che, cambiando il governo regionale, avrebbero avuto a disposizione amministratori più attenti al sociale, più lungimiranti e in grado di interpretare le esigenze del Vastese per farlo tornare, con il vicino Sangro, ad essere la locomotiva dell’intera economia abruzzese.
Tutto questo fino ad oggi non si è visto e, purtroppo, è invece continuata senza soste la operazione di ingessamento e di spoglio territoriale di beni e di servizi che questa parte del territorio sta subendo da almeno dieci anni (consorzi attivi, ospedali minori, guardie mediche, etc) senza che, sostanzialmente, nessuno abbia alzato una voce di contestazione, di protesta o di difesa del territorio amministrato preferendo concentrarsi nella progettazione della propria permanenza politica”.
Venerdì scorso l’atteso convegno targato Pd tenuto a San Salvo, atteso perché, fortemente voluto dal coordinatore territoriale Gennaro Luciano e dall’assessore regionale Silvio Paolucci, secondo i più avrebbe dovuto segnare l’ufficialità alla corsa alle primarie di Francesco Menna, tra i relatori, ipotesi peraltro disattesa.
A tracciare il rendiconto dell’incontro, al quale hanno relazionato anche i segretari regionale, Marco Rapino, provinciale, Chiara Zappalorto, e vastese, Antonio Del Casale, del Partito Democratico, è stato proprio Luciano, che non ha perso l’occasione per rinfacciare al centrodestra che “durante la loro amministrazione oltre a non raccontare nulla non si è fatto nulla”, esaltando l’operato del “centrosinistra che oggi governa la regione Abruzzo” che “al contrario ascolta il territorio, lo vive e si occupa di risolverne i miei problemi”.
Il coordinatore territoriale dei democrat si è schierato con Paolucci che “con grande competenza e conoscenza dei fatti, ha illustrato come la sanità debba essere coraggiosamente modificata e ammodernata per rispondere non ai campanilismi ma alle esigenze dei cittadini: l’offerta territoriale di servizi deve essere raddoppiata aumentando le risorse e soprattutto spendendo con più efficienza quelle disponibili”.
Dal convegno è emersa una posizione critica nei confronti di una normativa nazionale che stabilisce che ospedali che compiono prestazioni numericamente molto differenti abbaino lo stesso personale (vedasi Atessa, non a caso scelta come termine di paragone, 2400 prestazioni annue e Vasto oltre 10 mila) e u una spessa sanitaria di 2,4 miliardi di euro alle quali va messo mano nel rispetto dell’efficienza per il cittadino.
Ed ecco allora cosa si sta facendo, sempre secondo il rendiconto di Luciano.
“Sono stati stanziati 10 milioni per il servizio di emergenza urgenza che sarà operativo nel Vastese a partire dall’autunno prossimo – scrive il coordinatore territoriale del PD – finanziamento di 8 milioni per riduzione dei tempi di attesa oggi troppo lunghi al fine di raggiungere entro 12 mesi il risultato di una tempistica dignitosa per la sanità della Regione Abruzzo; un investimento di 25 milioni di allenamento delle macchine e delle attrezzature che oggi hanno in media un’età di nove anni infine un importante risultato sarà la certificazione del bilancio delle Asl perché i cittadini sappiano come sono stati spesi i propri soldi”.