Era stato nel vastese solo due giorni orsono Luciano D’Alfonso, per parlare di frane, viabilità, gestione dei rifiuti, danni dal maltempo e banda ultralarga e subito ha dovuto incassare un’altra sferzata da parte del presidente della commissione Vigilanza Mauro Febba che, senza usare mezzi termini, ha detto: “Gli abruzzesi ormai sono stanchi della perenne campagna elettorale di D’Alfonso basata solo su promesse non mantenute e mega galattiche bugie dove l’unica rivoluzione che vediamo è solo nella forma tralasciando completamente la sostanza e i contenuti. Addirittura adesso vediamo presso i luoghi di dissesto la presenza dei Direttori mentre i Dirigenti e funzionari delegati per i sopralluoghi rimangono in ufficio con una macchina amministrativa ormai al collasso che aspetta risposte ed una seria organizzazione da più di un anno”.
“D’Alfonso continua con visite ed apparizioni nell’alto vastese – ha aggiunto Febbo, impegnato in quel di Rivisondoli pe runa due giorni di riflessione politica – prendendo in giro sia i sindaci sia la popolazione continuando a portare sul quel territorio solo chiacchiere senza, fino ad oggi, nessuna risposta concreta e soprattutto neanche una Delibera di Giunta certificata, legittima e con la copertura finanziaria”.
“Infatti – denuncia il forzista – il Presidente si diverte sparando balle con promesse di interventi milionari e ma nei fatti ed atti concreti parliamo di semplici Delibazioni, cioè atti dove mancano sia la copertura finanziaria che il parere del bilancio quindi carta straccia. Ad oggi i fondi di cui piace parlare sono quelli programmati dal precedente Governo Chiodi e che D’Alfonso sta bloccando non dando seguito alle richieste del CIPE e del Ministero sulla riprogrammazione a seguito del taglio di oltre 70 milioni di euro. Per il dissesto dell’alto vastese i finanziamenti si devono riprogrammare con un cronoprogramma serio e reale da sottoporre prima all’approvazione del Comitato di Sorveglianza e poi presentato all’approvazione del CIPE e Ministero. Adempimenti lunghi, ma obbligatori e propedeutici allo sblocco degli stessi fondi”.
“Pertanto – ha infierito Mauro Febbo – invito il Presidente ad assumerne un atteggiamento responsabile poiché le popolazioni dei piccoli centri del vastese hanno bisogno di certezze e risposte serie e non di passerelle politiche anche perché i cittadini dell’alto vastese sono persone intelligenti e non amano essere presi in giro”.