Quando il fiato le è mancato per colpa del nastro adesivo stretto attorno al collo, l’istinto di sopravvivenza potrebbe averla indotta a cercare di staccarlo. Ma è riuscita solo a raggrinzirlo, poi ha perso i sensi, è svenuta ed è caduta a terra battendo la testa. Pochi minuti dopo è morta. È la dinamica della morte finora accertata di Concetta Felice, 57 anni, la casalinga trovata priva di vita dal marito venerdì mattina nella sua casa di via Martiri della Violenza. La tragica sequenza è stata ricostruita dai carabinieri grazie ad accurati rilievi eseguiti dalla Scientifica nel punto in cui il corpo è stato trovato. Vicino al corpo senza vita, supino sul pavimento fra il soggiorno e la camera da letto, non sono state trovate tracce di altre persone. Le modalità del gesto fanno supporre agli investigatori la determinazione nel voler morire. Sulle testimonianze di parenti e amici, alla base della drammatica decisione ci sarebbero una sommatoria di problemi che hanno inciso sulla psiche della casalinga. Per i carabinieri il caso è chiuso. Ma l’autopsia che sarà eseguita domani per la Procura è un passaggio necessario a fugare ogni dubbio.
I SEGNI SUL CORPO. La ferita alla testa non è profonda e non sembra essere stata procurata da un corpo contundente. Concetta Felice probabilmente non è morta per asfissia, ossia per la costrizione meccanica delle vie aeree. È quasi sicuro sia stata uccisa dall’ostruzione dei vasi arteriosi e venosi del collo, vale a dire carotide e giugulare. In un minuto è aumentata la pressione endocranica: la donna non ha avuto più l’afflusso venoso al cervello. Il sangue per un po’ ha continuato a salire, ma non ha raggiunto l’encefalo. Per questo Concetta ha avuto la perdita di coscienza. Poi è arrivata la morte.
L’AUTOPSIA. Domani pomeriggio il medico legale Pietro Falcoverificherà attraverso l’autopsia se le cose sono andate davvero così o se il corpo e gli organi di Concetta Santoro raccontano una storia diversa. Non è escluso che i familiari decidano di nominare un legale chiedendo che possa assistere all’esame peritale. L’autopsia accerterà anche se la donna soffrisse di gravi malattie che potrebbero averla indotta a cercare la morte.
I FUNERALI E LA FAMIGLIA. La donna oltre al marito lascia due figli. Il figlio che da qualche mese si è trasferito per lavoro fuori Vasto, venerdì era al fianco del padre. La figlia che vive con la famiglia in Svizzera non appena è stata avvisata è partita per Vasto. Per lei e per il fratello la morte della madre è un fulmine a ciel sereno.
Paola Calvano (il centro)