“Atti delinquenziali che trovano ossigeno dai continui attacchi che in questi anni si sono perpetrati nei confronti della Riserva e dell’Amministrazione. Intimidazioni ben evidenti anche dal clima di odio che si può leggere sui social network, come sul libro della riserva dove in maniera anonima, non mancano frasi di istigazione alla piromania all’interno dell’area protetta”: così l’assessore Marco Marra aveva commentato gli ennesimi incendi che stavolta hanno colpito Punta Penna.
Accuse alle quali ha deciso di replicare a muso duro il responsabile di Giovani in Movimento, Marco Di Michele Marisi, il quale afferma che “Non saranno certo le fiamme a cancellare la cattiva gestione di una Riserva, quella di Punta D’Erce, che negli anni è divenuta la sede di un’area politica, capace di appropriarsi, con l’arroganza che la contraddistingue, di luoghi e temi dai quali farebbe bene invece a stare distante.”
È duro, quindi, il commento del numero uno sodalizio di centrodestra “in risposta a chi cerca, in questi giorni, di attribuire gli atti di piromania a chi ha stigmatizzato, negli anni, la gestione dell’area protetta”.
“Fuochi di uno o più piromani mandano in fumo tratti di verde a Punta D’Erce e Punta Penna, e mentre Vigili del Fuoco e volontari spengono le fiamme – ha attaccato di Michele Marisi – l’Assessore Marco Marra getta fumo negli occhi dei cittadini, cercando con una grettezza figlia dell’odio sociale, di attribuire gli atti vandalici a chi in questi anni ha criticato la gestione della Riserva Naturale Regionale di Punta D’Erce, affidata alla Cooperativa Cogecstre che in dieci anni, dal 2011 al 2021, percepisce 395mila 200 euro, oltre eventuali ulteriori contributi regionali. Più quelli degli anni precedenti all’affidamento decennale”.
“L’Assessore comunale ex Rifondazione, che ora ha abbracciato Vendola – ha proseguito l’esponente del centrodestra – non perde l’occasione per speculare sulle fiamme che in questi giorni hanno distrutto porzioni di promontorio vastese, cercando di incolpare chi, democraticamente e nei luoghi consoni, ha contestato in questi mesi l’istituzione del Parco della Costa Teatina, ennesimo carrozzone per politici trombati in cerca di occupazione, ulteriore ente capace di partorire burocrazia e incapace di tutelare realmente il territorio”.
“Non saranno certamente né lui né le fiamme – ha chiosato di Michele Marisi – a fermare la civile e documentata critica di chi ritiene che la Riserva di Punta D’Erce rappresenti una risorsa che né l’Amministrazione comunale né tantomeno la Coop. rossa sono state in grado di valorizzare e di vendere come un prodotto eccellente del territorio”.
“Il dolore per porzioni di verde andate in fiamme appartiene a tutti, e non permetteremo agli spekulatori con la “k” – ha concluso il Responsabile di ‘Giovani In Movimento’ – di dirottare il fumo di Punta D’erce e Punta Penna, verso gli occhi dei cittadini di Vasto, che come hanno il dovere di indignarsi per i gesti vandalici, così hanno il diritto di criticare una gestione della Riserva maledettamente pessima.”