La protesta di Venanzio Tilli, infermiere da 25 anni a servizio presso l’istituto San Francesco ha sortito qualche primo effetto: l’operatore socio-sanitario, che stamattina si è incatenato davanti al comune è stato ricevuto dal sindaco facente funzione Vincenzo Sputore e dagli assessori Marra e Suriani. Dopo aver ascoltato il manifestante, Sputore ha assicurato che s’interesserà al caso.
Tilli, assieme ad altri suoi colleghi, è stato davanti al Municipio dalle ore 8.30 con appeso al collo un cartello di dure accuse contro la politica:
“E’ grazie a voi, illustri personaggi della politica che oggi mi trovo qui a manifestare la mia rabbia, grazie a voi amministratori ocali sino ad arrivare a quelli nazionali parassiti di un sistema anticostituzionale e antidemocratico che state solo illudendo i cittadini con i vostri discorsi filosofici e con le false promesse. E’ grazie a voi che mi trovo a mendicare e a elemosinare i miei sacrosanti diritti, quelli di un psto di lavoro sicuro, stabile e il pagamento dello stipendio mensile, sudato e guadagnato con tanti sacrifici. A tutti voi che amministrate la cosa pubblica arroganti e assetati di denaro e potere, ricordatevi che il popolo non può essere sempre vittima del vostro menefreghismo, e che un giorno anche voi sarete logorati dallo stesso potere che noi ingenuamente e spesso con ricatti vi abbiamo dato. Siete tutti voi politici la vergogna e il disonore di questa Italia.
Che state portando alla rovina.
Lavoratori, giovani, donne, pensionati tutti voi che affrontate le difficoltà di ogni giorni, unitevi a me nella protesta”.
Con rammarico l’infermiere ha sottolineato che non tutti i suoi colleghi hanno partecipato alla protesta: “Molti hanno paura, ma davanti al baratro della miseria che ci ripaga dopo anni di onesto lavoro non è più possibile avere paura”. Tilli e gli altri suoi colleghi hanno bisogno di risposte urgenti e sollecite dalla politica e dalla fondazione Mileno.
Nausica Strever