Ci sono voluti un anno di tempo ed una nuova perizia per dimostrare che non è stato e non è un inquinatore. Marino Artese, proprietario del noto ristorante il “Castello Aragona” e vice presidente del Consorzio “Golfo d’oro”, era stato accusato di utilizzare la condotta di acque bianche in modo illegale facendovi confluire le acque sporche dell’abitazione propria e dei familiari. A distanza di un anno – l’ordinanza infatti risale al mese di luglio dello scorso anno – ecco dunque una nuova ordinanza che annulla quella precedente e certifica l’onestà imprenditoriale di Marino Artese che dichiara: “rimane l’amarezza per essere stato considerato un inquinatore ma alla fine ho dimostrato che tale non sono”. In sintesi: a seguito di una perizia dell’Ufficio circondariale marittimo, il Sindaco emanava un’ordinanza che imponeva l’esecuzione di determinati lavori necessari per l’adeguamento, e a niente è valso il ricorso che lo stesso presentava al Tar in opposizione all’ordinanza sindacale. Di certo una grande soddisfazione per lui…ma quanta fatica e quanto spreco di risorse.
E.U.