La Riserva naturale di Punta Aderci è stata vittima di ben sei incendi con conseguenti danni alla vegetazione, per questo Lino Salvatorelli (Arci), Maria Grazia Mancini (Fai), Davide Aquilano (Italia Nostra) e Stefano Taglioli (WWF), quattro esponenti di categoria, suggeriscono di “chiudere con sistemi provvisori, ma efficaci, tutti i sentieri della riserva che non siano strettamente necessari alla ordinaria viabilità interna, per porre un ostacolo a criminali che pare non si muovano a piedi ma che sfruttino i sentieri isolati e gli inneschi” . Questa la proposta indirizzata all’Amministrazione Comunale di Vasto e al prefetto Antonio Corona da parte degli esponenti di categoria. “Fermo restando i diritti di coloro che hanno necessità di accedervi, il provvedimento sarebbe un segnale importante di vigilanza e presenza sul territorio. Inoltre -continuano- la rimozione di tali impedimenti all’accesso di queste zone potrebbe dare qualche indicazione utile per capire le dinamiche di altri eventuali fatti criminosi, se non la stessa individuazione dei criminali” -concludono. Le decisioni di Arci, Fai, Italia Nostra e WWF sono maturate durante una riunione che godeva della loro presenza, riunione in cui ci si è resi conto della necessità di chiudere tutti i sentieri della Riserva naturale di Punta Aderci, -ultimamente vittima di quella che sembra una vera scelleratezza umana- e di riunirsi il prima possibile per organizzare azioni di prevenzione e vigilanza. Le quattro associazioni chiedono infine che “venga convocato un tavolo di concertazione con Comune, Forze dell’Ordine e associazioni territoriali, al fine di una comune azione di coordinamento”.
Eleonora Uselli