Le grandi aziende riprendono lentamente la via della ripresa, ma l’indotto è ancora in affanno. Ha bisogno di nuova linfa. «Non possiamo aspettare che la manna cada dal cielo. Occorre uscire dal territorio, partecipare alle iniziative che contano e mostrare i gioielli di cui siamo ricchi: natura, cultura e capacità professionali». La ricetta anticrisi del presidente Assovasto, Marcello Dassori, prevede la partecipazione a Expò Milano, ma anche trasferte a Bruxelles e Barcellona e la riscoperta dei luoghi di fede.
«Dal prossimo dicembre e fino a novembre 2016 Papa Francesco ha annunciato il giubileo a Roma. Da Roma migliaia di persone si sposteranno verso santuari e luoghi di fede. Vasto ha un giubileo annuale che viene celebrato nella chiesa di San Pietro in Sant’Antonio a gennaio. Perché non approfittare del giubileo per portare turisti a Vasto? Senza contare la bellezza del Santuario dei Miracoli di Casalbordino e la Madonna delle Grazie a Monteodorisio. Il Vastese è ricco di santuari e luoghi di fede. È importante poter essere una tappa del giubileo», afferma Dassori.
Inziative legate al culto ma non solo. Per Dassori occorre riscoprire i propri gioielli e promuoverli per attirare turisti e rimettere in moto l’economia. «In Italia e nel Vastese viviamo una fase congiunturale particolarmente sfavorevole e ogni contributo dato alla ripresa economica diventa di estrema importanza. Pur consapevole delle difficoltà e dell’impegno che il progetto comporta», afferma Dassori, «sono convinto che l’impegno a promuovere relazioni permanenti con l’Europa e i Paesi dell’Est possano produrre risultati e arricchimento reciproco».
Il presidente degli imprenditori vastesi ricorda come le grandi aziende abbiano già i loro canali commerciali mentre le piccole e medie imprese hanno bisogno di sostegno. «Le aziende dispongono del know-how, tecnologie avanzate e personale qualificato che le rendono partner affidabili e competitivi. Peculiarità che vanno sfruttate. Questo è il periodo della semina. Io intendo seminare. Andrò a Bruxelles per essere parte dell’Europa. Andrò a Barcellona per restare al passo con i tempi».
Il costo del lavoro, unito al costo dell’energia e all’assenza di banda larga sono grossi handicap per il Vastese, come pure la viabilità. «La banda larga è necessaria come il pane. Le distanze logistiche si abbattono grazie all’informatica, ma ci deve essere da parte di tutti la volontà di esserci e tornare a contare», conclude il presidente di Assovasto.
(p.c. il centro)