Se alla Fondazione Mileno qualche spiraglio di luce potrebbe iniziare ad intravvedersi, non altrettanto si può dire del Consorzio di Bonifica Sud, dove i 28 dipendenti hanno ricevuto soltanto due dei nove stipendi arretrati. Ammonterebbero a 10 milioni di euro i debiti pregressi del Consorzio, che stanno pesando molto anche sulla gestione dell’invaso di Chiauci.
Dopo lo sciopero indetto dalle RSU aziendali e loro Organizzazioni Sindacali, l’incontro tra Luciano Lapenna e Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, come svelato dallo stesso primo cittadino vastese ieri nel corso della riapertura del ponticello di Buonanotte sulla pista ciclabile, ha portato impegni precisi: “nei prossimi giorni spero che avremo importanti novità”, ha detto Lapenna, che avrebbe incassato al promessa che a breve la Regione possa trovare il modo di stanziare fondi per coprire almeno in parte gli arretrati.
Intanto, la Copagri, che organizzazione professionale dell’agricoltura, alla luce di quanto sta accadendo soprattutto intorno al Consorzio vastese, arriva a chiedere Al Presidente – Governatore della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ed all’Assessore alle Politiche Agricole, Dino Pepe, “l’urgente ed immediato insediamento di un apposito tavolo tecnico – politico – sindacale per dare nuove e chiare funzioni ai Consorzi di Bonifica”.
“Al di là del numero complessivo oggi presente in Abruzzo, che è di 5 Consorzi di Bonifica – scrive Copagri – e, in un periodo di forte riorganizzazione della Pubblica Amministrazione sulla spinta della spending review un ripensamento potrebbe risultare utile e necessario, è su cosa questi Enti debbono fare e produrre nel territorio per servire adeguatamente il comparto agricolo cercando anche di valorizzare l’utilizzo dell’acqua. Questo allo scopo anche di aumentare le entrate dirette così da avere utili da reinvestire sia in termini di nuovi investimenti che di servizi reali all’utenza consorziata.
La situazione finanziaria del Consorzio di Bonifica Sud con sede a Vasto non può e non deve essere un freno ad una necessaria azione di riforma ma solo uno sprone a fare presto.
E’ necessario porre al centro l’urgente discussione sui Consorzi di Bonifica in Abruzzo anche per evitare che l’Agricoltura rappresenti la “cenerentola” delle attenzioni perché messa ai margini rispetto agli interessi di altri comparti produttivi e della primaria necessità che l’acqua venga destinata ad usi e consumi umani.
L’Agricoltura è il comparto che genera e produce alimenti di qualità necessari per l’alimentazione umana”.
Questo valore spesso viene dimenticato.
Copagri Abruzzo, intanto, si dichiara “aperta e disponibile a fare la propria parte nel suggerire anche nuovi ruoli e funzioni innovativi ai Consorzi di Bonifica, ad un eventuale ridimensionamento numerico ma senza consentire punitive situazioni a danno del comparto agricolo in quest’estate che si annuncia ancora lunga, calda e torrida”.
Nei prossimi giorni, però, vedremo se la Regione manterrà le sue promesse in merito agli arretrati dei dipendenti.