Finalmente quella che potrebbe essere una boccata d’ossigeno per i dipendenti della Fondazione padre Alberto Mileno onlus, all’asciutto da ben quattro mesi. Dopo le continue promesse, le tante battaglie, le proteste inscenate dinanzi alla sede della Fondazione a Vasto Marina, dinanzi al Consiglio regionale d’Abruzzo, dinanzi alla sede della Azienda sanitaria regionale del Molise, dopo i vari incontri con l’assessore Paolucci e finanche gesti clamorosi, come quello di Venanzio Tilli che si è simbolicamente incatenato ai cancelli della sede, finalmente il 27 luglio la Regione Abruzzo ha deciso di aprire i rubinetti e liberare somme per circa 2 milioni e 400 mila euro in favore della Fondazione.
Come fanno sapere dalla Cgil “le risorse immediatamente disponibili sono 1.418.986,62 delibera n. 264 del 27 Luglio 2015; risorse pari al 684.678,58 delibera n. 180 del 28 Luglio 2015 e la somma di 296.222,13 delibera n. 181 del 28 Luglio 2015 per un totale di oltre 2milioni di euro che arriveranno rapidamente nei prossimi giorni alla Fondazione Padre Alberto Mileno per le prestazioni svolte dall’istituto.
“Grazie a questo intervento e all’impegno della organizzazione sindacale si ridà sicurezza e solidarietà ai dipendenti”, affermano gli iscritti della CGIL Tilli Venanzio, Daniele Leone e il segretario provinciale della CGIL Ferdinando Costanzo che questo pomeriggio, alle ore 18.00 nella sede della CGIL di Vasto, incontreranno i lavoratori.
La palla adesso passa alla Direzione generale della Fondazione, che dovrebbe pagare gli stipendi arretrati ai 250 dipendenti, anche se su tutta la vicenda si staglia al mano prensile e oscura delle banche che, vista l’esposizione di oltre 4 milioni di euro da parte della onlus, potrebbero cercare di rientrare almeno in parte dei loro crediti.
Il tutto mentre restano in ballo somme da capogiro nella controversa posizione di altri enti, quali la Asrem (in debito di circa 7 milioni di euro), le Asl pugliesi e via discorrendo.