E’ ancora il Palazzo d’Avalos a far discutere la politica vastese, stavolta non per il muraglione crollato, ma per quello che viene definito “lo stato di incuria e degrado in cui versa”. Ad un anno dalla sua prima denuncia, il Movimento 5 Stelle di Vasto “ha inoltrato in questi giorni un esposto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, affinché intervenga per fermare una volta per tutte il perdurare di questo scempio”.
“Già nel 2012 – scrivono gli attivisti pentastellati – su segnalazione dei condomini privati del Palazzo, la Soprintendenza alla presenza dell’Arch. D’Annunzio, Dirigente del Settore Cultura del Comune di Vasto, eseguì un sopralluogo del cortile interno di Palazzo d’Avalos, per verificare lo stato dell’area, disastrata dall’installazione qualche mese prima della pista di pattinaggio.
Nel verbale l’Arch. Natalizia della Soprintendenza sanciva:
“Necessità di un sollecito e puntuale ripristino dell’acciottolato nelle lacune rilevate sulla superficie pavimentale del cortile …ciò anche per scongiurare l’estensione delle superfici danneggiate.
Si ritiene opportuno interdire l’accesso e la sosta veicolare agli automezzi con esclusione di quelli di proprietà dei condomini autorizzati; va altresì limitato, mediante apposito transennamento provvisorio (in attesa di esecuzione di tutti i lavori prescritti NdR.), l’accesso all’area prossima al pozzo interessata dei fenomeni sopra descritti. ”
Qualche mese più tardi (luglio 2012), l’Ing. Guastadisegni, su commissione del condominio d’Avalos prescriveva:
“Limitazione a tutto il cortile dell’accesso ai veicoli di massa superiore ai 3.500kg, mentre in questi anni (dicono i grillini, ndr) molte volte si è preferito entrare con i camion direttamente a ridosso del palco, anziché parcheggiare fuori il palazzo facendo la spola tra i camion e il palco;
Divieto di transito a tutti i veicoli nell’area prospicente il pozzo, data la fragilità dell’acciottolato e la presenza della cisterna di epoca romana (ricorda il m5S Vasto) sotto l’area antistante al pozzo;
Nella suddetta area può essere consentito solo il montaggio di un palco di peso non superiore ai 100 kg/mq, con sovraccarico di 200 kg/mq (circa 2 persone per mq), palco non aperto al pubblico;
I piedi del palco dovranno essere montati su tavole in legno di spessore di almeno 4 cm.” Nonché l’ispezione della Cisterna entro il successivo mese di luglio 2013 per verificarne l’integrità”.
“Alla luce di questi verbali – denuncia il Movimento 5 Stelle di Vasto – ci è sembrato doveroso richiamare l’attenzione della Soprintendenza che sicuramente interverrà nei confronti dell’Amministrazione comunale che sta infrangendo le disposizioni emesse e che già in precedenza è stata ammonita “più volte” di “conformarsi per il futuro alle prescrizioni” in mancanza del rispetto delle quali sarebbero stati “avviati i procedimenti sanzionatori Amministrativi e Penali (art. 160 e 169 D.Lgs.vo 42/2004 Codice Beni Culturali e del Paesaggio)”.
Palazzo d’Avalos è il simbolo per eccellenza della nostra città, della nostra storia e della nostra tradizione, pertanto da una parte dovrebbe godere della massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale e dall’altra un organo Ministeriale come la Soprintendenza dovrebbe tutelarne l’aspetto, il decoro e lo stato di conservazione.
Invece si abusa della struttura medievale per spettacoli ed eventi che potrebbero tranquillamente tenersi in altre sedi più idonee, la città ne è ricca, senza stressare ulteriormente il Palazzo, già pregiudicato dal mancato completamento dei lavori di ristrutturazione e restauro rimasti ormai sospesi da oltre un ventennio!”