Vi aspettano stasera, dalle 18 e fino alle 23, e per ogni mercoledì d’agosto, su lungomare Cordella, in corrispondenza del pontile, decine di gazebo gialli di Coldiretti per il mercato a chilometro zero, il meglio della loro produzione fresca e trasformata. Sulle bancarelle i protagonisti saranno pomodori, cetrioli, pesche e ogni genere di frutta e verdura, ma anche confetture, olio, miele, vino e cosmetici naturali di loro produzione. Grandi e piccoli potranno così gustare il meglio della produzione locale e apprezzarne sapori e profumi.
“Un modo semplice ma di sicuro effetto per fare promozione tra le migliaia di turisti che si recano ogni anno in vacanza a Vasto”, dice il direttore di Coldiretti Chieti Gabriel Battistelli. “Ringraziamo il Comune per aver compreso l’importanza dell’iniziativa e per la collaborazione dimostrata. Il mercato serale è stata una richiesta fortemente voluta sia dai nostri produttori che dai residenti di Vasto Marina, oltre ai tantissimi turisti che negli anni passati hanno dimostrato un altissimo indice di gradimento verso l’iniziativa”.
Per evidenziare l’importanza delle produzione made in Italy, sempre stasera, Coldiretti Chieti proporrà tra gli stand anche il banchetto per la raccolta firme contro il formaggio “senza latte”. “Con questa petizione, – spiega Battistelli – chiediamo l’impegno del Governo e del Parlamento per garantire la legge vigente n° 138 dell’11/4/74 che tutela i cittadini, garantisce la massima consapevolezza e difende la distintività e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’Italia nel mondo. Dopo la mobilitazione promossa dalla Coldiretti la Commissione europea ha accordato una proroga fino al 29 settembre 2015 sulla richiesta all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. Invitiamo imprenditori agricoli e consumatori a firmare la petizione, ognuno nel suo piccolo può contribuire a questa importante battaglia contro prodotti di basso standard qualitativo e sapori omologati con ripercussioni sul piano economico, occupazionale ed ambientale”.
Eleonora Uselli