E’ molta la rabbia dei lavoratori della Fondazione Mileno ancora una volta presi per i fondelli da chi si è assunto la responsabilità di fare promesse (da politico, evidentemente) senza avere, poi, la caparbietà di mantenerle. Era il 30 luglio quando in quel di Pescara il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, e Francesco Menna, segretario particolare dell’assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, incontravano lavoratori, dirigenti e organizzazioni sindacali della Fondazione di Vasto Marina, promettendo loro che avrebbero trovato le risorse per pagare almeno in parte gli stipendi arretrati ai dipendenti…e invece, dopo quello della vigilia di Natale e quello della vigilia di Pasqua, salterà anche lo stipendio della vigilia di Ferragosto.
In effetti sull’albo pretorio della ASL è possibile prendere visione delle delibere numero 264 del 27 luglio 2015 di 1.418.986,62, numero 180 del 28 luglio 2015 di 684.678,58 e numero 181 nel 28 luglio 2015 di 296.222,13, per un totale di oltre 2 milioni di euro che sarebbero dovute arrivare in tempi ristretti alla Fondazione Padre Alberto Mileno per le prestazioni svolte dall’istituto.
“Invece – come evidenzia Daniele Leone (Cgil) – pare che a causa dei ritardi dei pagamenti da parte della ASL in modo particolare relativamente alla delibera numero 180 del 28 luglio 2015 di 684.678,58, anche il 10 di questo mese, come ormai accade da circa un anno, i lavoratori della Fondazione Padre Alberto Mileno, se non si trova immediatamente e con urgenza una soluzione a dover trascorrere anche un brutto ferragosto. E pensare che all’incontro di Pescara, del 30 luglio era stato comunicato ai lavoratori che erano trovate le somme per pagare alcuni stipendi arretrati. Ora, a distanza di due settimane le cose sembrano mettersi male. Non è una novità ormai e, come accade da tempo nel nostro paese non si sa mai di chi è la colpa: della Fondazione che poteva informare le organizzazioni sindacali del ritardo di pagamento, dei vertici dell’ASL che pare non abbiano versato sul conto della Fondazione le risorse della delibera numero 180, del 28 luglio o della politica, che non ha mantenuto le promesse? Una cosa è certa: ai lavoratori e alla CGIL prima del ferragosto deve arrivare lo stipendio promesso, altrimenti metteremo in campo tutte le iniziative democratiche”.