L’autore non è stato ancora identificato e il Comune emana una ordinanza contro ignoti. Il provvedimento con cui si intima di demolire un manufatto in legno realizzato nell’area dunale di Vasto Marina, in zona Sic (sito di interesse comunitario), tra due concessioni balneari, è stato emesso dal dirigente Vincenzo Marcello che concede all’ignoto abusivo dieci giorni di tempo (dalla data di pubblicazione all’albo pretorio), per rimuovere una piccola baracca utilizzata, verosimilmente, come magazzino.
Insomma, sarebbe una ordinanza come tante altre se non ci fosse quel piccolo dettaglio a renderla quando meno curiosa. E’ invece certo l’epilogo: la demolizione, con conseguente ripristino dello stato die luoghi, dovrà essere eseguita d’ufficio dal Comune e le relative spese poste a carico degli inadempimenti “qualora identificati successivamente”.
A segnalare la presenza del manufatto in legno ( che secondo alcuni operatori turistici è lì da diversi anni), è stato l’ufficio circondariale marittimo, che ha ravvisato il reato di “occupazione abusiva del demanio”.
“Non siamo riusciti a risalire all’autore – spiega il comandante della capitaneria di porto di Vasto, Giuliano D’Urso, “il procedimento è contro ignoti”.
Questa volta nel mirino è finita una baracca, ma le occupazioni sul demanio sono all’ordine del giorno. Soprattutto in area dunale. Basta farsi un giro sulla pista ciclabile di Vasto Marina (che costeggia un rarissimo ambiente dunale) per rendersi conto dei continui abusi che vengono perpetrati in zona demaniale dove di tanto in tanto spuntano anche campi da beach volley con tanto di pali e rete, nonostante le ordinanze di sgombero emesse dal Comune e le denunce presentate alla Procura della Repubblica per occupazione demaniale abusiva.
Anna Bontempo
