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Primo Congresso Provinciale degli Ingegneri

La centralità del progetto e il ruolo dell’ingegnere è il titolo del Primo Congresso Provinciale degli Ingegneri, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della nostra Provincia di Chieti, che si è tenuto a Chieti, sabato 19 settembre presso il Teatro Marrucino. Oggi l’ingegnere è una figura chiave del cambiamento economico e sociale del nostro paese. Egli è colui che prima degli altri ha la visione di un’opera, di un manufatto o di un ciclo produttivo che determinerà il progresso e lo sviluppo di un’azienda, di una comunità o di un paese.

Afferma il presidente Nicola Centofanti: “Il progetto dal verbo proicere, significa letteralmente gettare avanti. L’ingegnere si fa veggente nella nostra società e con la sua visione “guarda avanti” e il suo pensiero diviene proiectum; è l’idea di un futuro che si concretizza nella mente del suo ideatore e attorno ad essa si instaurano le azioni economiche e sociali future. Ma l’ingegnere è anche colui che mette la tecnologia al servizio della scienza per la realizzazione di nuovi materiali, nuove tecniche produttive più efficienti e rispettose dell’ambiente”.

MOZIONE DEL 1° CONGRESSO INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CHIETI

Gli ingegneri della provincia di Chieti, riuniti nel 1° congresso provinciale presso il teatro Marrucino di Chieti

PREMESSO

  • che il 1° Congresso del 19 settembre 2015, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti, è l’occasione per un incontro tra tecnici liberi professionisti, dipendenti pubblici e privati, docenti, ricercatori che si riuniscono per scopi comuni e per uno scambio di opinioni sulle loro attività;
  • che il tema attorno al quale si sono articolati gli interventi è la centralità del progetto;
  • che qualsiasi opera pubblica o privata progettata e poi realizzata interagisce con il contesto in cui si inserisce, innescando reazioni di tipo socio economiche e ambientali;
  • che bisogna tener conto di tutte le condizioni al contorno e delle conseguenze che il progetto stesso mette in azione;
  • che alla base di ogni buon risultato deve esserci una valida proposta e un buon progetto, ma questo lo si ottiene solo investendo sulla conoscenza, sul lavoro e la preparazione del progettista e sul riconoscimento del suo operato intellettuale;

RIBADITO

che il sistema ordinistico, per legge, deve garantire la società attraverso la qualità della prestazione professionale e il rispetto dei principi etico-deontologici

IMPEGNANO

il consiglio provinciale dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Chieti a:

  1. farsi promotore di tutte le azioni opportune per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di garantire la giusta dignità professionale intellettuale dell’ingegnere e del suo operato, il progetto, attorno al quale si instaureranno le azioni economiche e sociali future, poiché il progetto è la cura che si ha di sé, delle altre persone, del proprio mondo;
  2. sensibilizzare gli enti pubblici e privati a riportare al centro di ogni programmazione la centralità del progetto e sull’importanza che lo stesso riveste per la realizzazione di ogni attività connessa all’ingegneria, sia essa del settore civile, industriale o dell’informazione;
  3. predisporre azioni affinché vi sia un giusto rapporto tra committente e professionista e chiarezza nell’attività progettuale da sviluppare e nell’esecuzione delle opere;
  4. predisporre le azioni opportune affinché siano riconosciuti al professionista dal committente i tempi congrui per la redazione del progetto, la dignità lavorativa professionale del progettista e non ultimo il suo giusto compenso;
  5. richiedere che venga istituito un fondo regionale a cui gli Enti pubblici possano attingere per la predisposizione di progetti da utilizzare per la richiesta di finanziamenti;
  6. richiedere la costituzione di un tavolo tecnico regionale per la definizione di un elenco di interventi strutturali su scala sovracomunale e/o provinciale e/o regionale di natura strategica per il territorio e le attività al fine di ottimizzare le risorse economiche ed evitare interventi sparsi e di poca efficacia;
  7. farsi promotore di un protocollo d’intesa con enti e istituti di credito regionali e provinciali affinché sia consentito l’accesso anche ai professionisti dei contributi per la creazione di start-up, aziende innovative e studi professionali.
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