Ventiquattro mesi per un’ecografia e sei mesi per una visita ortopedica. Stanco per tutto ciò, Paolo De Titta di Sant’Eusanio del Sangro si è incatenato per protesta all’ingresso del policlinico di Chieti. In uno dei cartelli affisso accanto a se chiede l’intervento del prefetto e fa sapere di aver sospeso, da oggi, qualsiasi farmaco sino a quando non gli daranno risposta. Sullo stesso cartello Paolo De Titta ha scritto: “Mi stanno istigando al suicidio”. Una storia molto triste che lascia capire come va la sanità in Abruzzo.