L’ultimo Consiglio comunale sansalvese ha rappresentato un nuovo momento di duro confronto tra la maggioranza e le opposizioni sulla questione trasporto scolastico dopo che, per i necessari interventi di messa in sicurezza della scuola secondaria di I grado ‘S. D’Acquisto’, gli studenti sono stati temporaneamente dislocati in una struttura di via S. Pertini.
Infatti i consiglieri di minoranza Angelo Angelucci, Gabriele Marchese e Domenico Di Stefano (SSD), Luciano Cilli e Arnaldo Mariotti (Pd), Nicola Sannino e Filomena D’Addario (Gruppo misto), avevano presentato una mozione con la quale chiedevano al primo cittadino e alla Giunta “di stanziare adeguate somme per contribuire a coprire o quantomeno a ridurre i costi da sostenere per l’abbonamento al trasporto scolastico”.
Per l’opposizione si trattava di un intervento per andare incontro ai cittadini meno abbienti, una richiesta alla quale il sindaco Magnacca avrebbe risposto “chi pagava già dagli anni scorsi deve continuare a pagare e chi non pagava in questa fase deve cominciare a pagare, che non esistono cittadini di seria A e serie B”.
“Fermo restando che quando c’erano ‘quelli di prima’ del Centrosinistra il trasporto era gratuito per tutti i bambini – dicono le opposizioni – che la scuola è stata costruita con i modi e i tempi di decine e decine di anni fa, e che l’adeguamento sismico ci vede favorevoli e convinti, ci stupisce che in una fase di emergenza come questa il sindaco liquidi la questione tariffe con tanta superficialità e arroganza”.
“Accortasi della gaffe – accusano i sette nella loro ricostruzione – il sindaco Magnacca ha chiamato il consigliere di maggioranza Ialacci e gli ha fatto dire in consiglio che se ‘la Minoranza ritirava la mozione si sarebbe provveduto alla redazione di un Regolamento per provvedere alla riduzione dei costi’. Ma come? Prima ‘si deve pagare e basta’ e poi ‘possiamo fare un regolamento’ ammettendo che la minoranza ha ragione a sollevare la questione. A quel punto il consigliere Argirò faceva giustamente notare l’incoerenza e la confusione del sindaco che un minuto prima aveva detto di no e un minuto dopo poteva dire di sì”.
“Il sindaco allora, nella sua consueta permalosità – chiosano le minoranze – dava ordine di bocciare la mozione della minoranza”.
Un resoconto che il centrodestra unito respinge con forza affermando “E’ proprio vero che la sinistra a San Salvo non ha argomenti da presentare ai cittadini se non quelli del populismo spiccio, e pur di poter essere visibile si attacca alle liane come Tarzan gridando a gran voce dall’alto degli alberi!”. Questo l’incipit di una nota congiunta a firma Forza Italia, Lista Popolare, san Salvo Città Nuova nella quale si definisce la mozione delle minoranze come “antidemocratica e discriminatoria verso le famiglie di San Salvo, oltre che palesemente inammissibile”.
“In Consiglio comunale le liste dei sinistra hanno fatto l’ennesimo show ricordandosi solo adesso del pagamento degli autobus pubblici per il trasporto degli studenti. Forse perché qualcuno di loro deve ora forse pagare l’abbonamento – chiosa la maggioranza – ma hanno dimenticato che sono stati per decenni a gestire il Comune di San Salvo e su questo aspetto non si sono mai preoccupati di fare nulla. Non si sono mai preoccupati dei tanti ragazzi che dalla 167, dalla zona di Via Ripalta, delle piscine, sono sempre stati costretti a prendere l’autobus.
E’ vero: non esistono studenti di serie A e di serie B, ma la mozione delle minoranze avrebbe creato disparità di trattamento tra le famiglie. E’ inoltre necessario verificare i presupposti per riconoscere l’aiuto pubblico, visto che è tutta la città poi a dover pagare le esenzioni”.
In merito alla questione degli interventi dei suoi consiglieri la maggioranza parla di una “sinistra che aveva abituato i cittadini di San Salvo ad assistere ai Consigli comunali dove erano addirittura pianificati gli interventi e parlava solo chi era stato istruito dal capo e durante la seduta consiliare si doveva svolgere solo il compitino assegnato.
Nel centrodestra c’è invece la pratica del confronto con il dialogo e libertà di espressione. In Consiglio ognuno può, come è giusto che sia, prendere la parola e rappresentare le proprie idee per il bene della Città di San Salvo. Questa significa il valore della libertà e del rispetto”.