Quanta delusione, questa mattina, per gli alunni delle classi 3A e 3D delle scuole elementari Spataro di Vasto. Dovevano raggiungere un agriturismo in località Montevecchio dov’era in programma una visita didattica guidata sulla vendemmia. Una giornata da trascorrere all’aria aperta, in campagna, per assistere alle varie fasi della raccolta delle uve e a quelle successive della vinificazione. Una iniziativa programmata dagli insegnanti a cui avevano offerto la disponibilità anche alcune mamme. Ma lo scuolabus, regolarmente prenotato nei modi e nei tempi giusti, non è arrivato. E’ saltato tutto, tra il dispiacere dei bambini, la rabbia dei genitori e lo sconcerto degli insegnanti. Sarebbe bene che il sindaco Lapenna faccia chiarezza su questo disguido, se non altro per il rispetto che si deve agli alunni di una scuola elementare della nostra città.
Ci ha dichiarato un’insegnante: “Purtroppo non è la prima volta che ciò accade. Episodi simili si sono verificati nella primavera scorsa quando agli alunni venne impedito di partecipare alla conclusione del progetto di pallavolo a Vasto Marina perché la società che gestisce gli scuolabus aveva esaurito il numero di chilometri messi a disposizione della scuola, o quando un’altra classe non riuscì partecipare all’uscita presso la villa comunale, a conclusione del progetto “Città”, sempre per l’assenza del mezzo di trasporto. Ora è veramente troppo. Queste uscite non sono semplici passeggiate ma momenti di crescita e importanti dell’attività didattica . Un lavoro preparato grazie all’impegno di alunni e insegnanti. Comunque, anche oggi i nostri alunni, alla luce di quanto accaduto, hanno imparato qualcosa. Ad esempio, hanno imparato che è facile infrangere le regole e che gli impegni assunti non devono essere necessariamente rispettati. Tutto questo grazie alla società che gestisce gli scuolabus comunali che, con il loro comportamento, ha impedito a un gruppo di alunni di trascorrere una mattinata in campagna per verificare di persona quanto hanno preparato con cura da giorni grazie alle loro insegnanti”.