“Può un reparto di Geriatria andare avanti con soli due medici?”. E’ la domanda posta dai parenti degli assistiti, attraverso la nostra testata giornalistica, ai responsabili regionali della Sanità abruzzese.
“Non è possibile – scrivono in una nota – che un reparto così sempre affollato possa essere affidato a soli due medici che, poverini, fanno i salti mortali per assicurare un’assistenza adeguata ai nostri congiunti. Fino allo scorso mese di settembre nel reparto i medici erano tre. Ora, a causa di un’assenza forzata per malattia di un medico, l’organico si è ridotto all’osso”.
Addirittura, secondo quanto denunciano i parenti dei ricoverati, durante i turni della notte bisogna molto spesso far ricorso ai sanitari del reparto di medicina che dista oltre duecento metri dalla Geriatria e che svolgono il loro lavoro nel padiglione numero tre.
Disservizi non accettabili nel 2015 proprio quando si annuncia la costruzione di un nuovo ospedale a confine tra Vasto e San Salvo.
“Gradiremmo – aggiungono i firmatari della nota – una sanità più a misura d’uomo e meglio organizzata per dare risposta alle attese dei nostri parenti ed a noi stessi che viviamo, giorno dopo giorno, il dramma della loro malattia stando al loro capezzale”.