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Rifiuti agricoli, Copagri torna a sollecitare l’intervento della Regione

Dopo la lettera già inviata il 18 maggio scorso, Camillo D’Amico, presidente di Copagri Abruzzo torna a scrivere al governatore Luciano D’Alfonso, al sottosegretario alla Presidenza della Giunta con delega all’Ambiente Mario Mazzocca, all’assessore alle Politiche agricole Dino Pepe per sollecitare l’intervento della Regione in merito “all’annoso ed ancora irrisolto problema inerente la raccolta, lo stoccaggio e smaltimento dei rifiuti agricoli”, che per Copagri rappresenta un problema “sull’intero territorio regionale salvo qualche lodevole e locale iniziativa messa in atto da comuni e/o consorzi di rifiuti”.

“La situazione non può e non deve rimanere in un binario morto o essere ripresa ed attenzionata di tanto in tanto – denuncia D’Amico – segnando ogni volta un nuovo inizio perché il fenomeno dello smaltimento losco ed illegale da parte dei soliti “ignoti furbi” è sempre presente come i casi dell’elevazione di salate multe unito alle denunce all’autorità giudiziaria da parte delle forze dell’ordine per chi è pescato in flagranza di reato”.

Ed allora , fintanto che trovi concreata attuazione la costituzione della Agenzia regionale dei Rifiuti (AGIR), Copagri chiede “un solerte insediamento di un tavolo tecnico che riprenda il buon lavoro già svolto in precedenza e produca proposte concrete per porre a soluzione sistematica il gravoso problema inerenti i rifiuti agricoli. Chiaramente la rappresentanza delle Organizzazioni Professionali Agricole dovrà essere certa e compresa”.

D’Amico, nella missiva, ribadisce il totale sostegno alla costituzione dell’AGIR “perché segnerà una diversa organizzazione del più generale comparto dei rifiuti verso la quale, speriamo vivamente, si trovino le più giuste ed opportune sinergie tra pubblico e privato allo scopo di far diventare questo comparto un opportunità di lavoro e sviluppo che generi occupazione stabile in una logica di rispetto dell’ambiente scevro da qualsiasi ipotesi di contaminazione malavitosa purtroppo sempre possibile in un settore così particolare e delicato”.

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