Parte il piano asfalti e le arterie cittadine si trasformano in cantieri. Sono iniziati venerdì scorso i lavori per il rifacimento del manto stradale appaltati all’impresa Marinelli di San Salvo per un importo di circa 267mila euro. La prima arteria oggetto degli interventi è stata la strada di accesso alla stazione ferroviaria Vasto-San Salvo, le cui pessime condizioni sono state spesso oggetto di proteste e segnalazioni da parte dei cittadini.
L’asse viario, da anni in condizioni a dir poco precarie, è finita nell’elenco delle arterie interessate dal piano asfalti che prevede la risistemazione di quaranta vie cittadine urbane ed extra-urbane, tutte bisognose di essere messe in sicurezza con il rifacimento del manto bituminoso e con ricariche di conglomerato nei punti più degradati, sulla scorta del progetto esecutivo redatto dall’ingegner Luca Giammichele del settore lavori pubblici.
In questi giorni le maestranze dell’impresa Marinelli – che sono intervenute anche lungo via Lebba, nei pressi dell’Incoronata – si sono spostate lungo la circonvallazione Histoniense, dove sono in corso gli interventi di manutenzione. I lavori vengono seguiti personalmente dall’assessore ai Servizi Luigi Marcello. Inutile dire che gli interventi sono stati accolti positivamente in città, dove le proteste per le arterie urbane e periferiche disseminate di buche sono all’ordine del giorno. Crepe e avvallamenti sono il cruccio non solo degli automobilisti e dei ciclisti, ma anche dei pedoni.
Nell’elenco predisposto dagli uffici sono finite circa 40 strade comunali, molte delle quali rinomate per la gran quantità di buche disseminate lungo l’asse viario. Una lunga lista in cui spiccano via Del Porto, via Cardone, via Incoronata, corso Europa, viale Giulio Cesare, via Conti Ricci, via Ciccarone, tanto per citare quelle più malmesse. Le strade “groviera” saranno un ricordo tra qualche settimana? Inutile farsi illusioni: i lavori in corso riguardano solo i punti più dissestati della viabilità cittadina. Per un intervento più organico bisognerà attendere ancora.
Anna Bontempo