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Guardie mediche, Febbo: retromarcia della Asl smaschera la confusione e il pasticcio del centrosinistra

E’ un po’ la notizia del giorno il dietro-front della Asl teatina sulla chiusura delle sei guardie mediche (Scerni, Cupello, San Vito Chietino, Quadri, Palena e Celenza sul Trigno) previste dal piano dei tagli partorito già dall’ex manager Francesco Zavattaro. Una decisione che non poteva non determinare un attacco diretto alle politiche sanitarie della Regione da parte dei leader delle opposizioni, a cominciare da quel Mauro Febbo (Forza Italia) da sempre molto critico verso l’assessore alla Programmazione sanitaria Paolucci e il commissario ad acta D’Alfonso, dalla vicenda della chiusura dei punti nascita alla soppressione delle guardie mediche, appunto.

“Come volevasi dimostrare – dice Febbo sulla decisione della Asl – questo Governo regionale non solo continua ad alimentare confusione nei territori e preoccupazione tra gli utenti ma addirittura si contraddice palesemente nei fatti. Infatti, la clamorosa marcia indietro, annunciata dal dirigente ASL Pasquale Flacco, di non procedere più alla sospensione dal primo dicembre dei 6 presidi di guardie mediche in altrettanti centri importanti della Provincia di Chieti è una chiara dimostrazione della confusione su cui si fonda l’organizzazione della rete sanitaria emergenza-urgenza pensata dall’assessore Paolucci e dal Presidente D’Alfonso”.

“Solo due settimane fa – continua il presidente della commissione Vigilanza all’Emiciclo – avevo allertato l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci che con la chiusura di quei specifici Presidi sanitari si sarebbero causati solo gravi disagi e confusione visto che, ad oggi, manca ancora una organizzazione territoriale completa ed efficiente. Nello specifico mi risulta che il corso/concorso di formazione per i medici che devono essere a bordo delle auto mediche attivate (118) nelle zone interne è ancora in alto mare e prima del 2016 il servizio non sarà totalmente attivo e funzionante. Come l’altro grave errore è stata la riduzione delle ore di apertura del Pronto Soccorso presso il presidio ospedaliero di Gissi dove solo grazie alla sentenza del Tar oggi continua ad essere operativo 24H”.

“Pertanto invito l’assessore Paolucci – chiosa Febbo – a svolgere una programmazione seria che tenga conto delle peculiarità e delle vere esigenze di ogni territorio prima di procedere a decisioni fatte solo ed esclusivamente di tagli”.

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