Non si placano le polemiche anche politiche dopo l’ultimo episodio di criminalità perpetrato ai danni di una nota imprenditrice sansalvese, l’ultimo di una serie che sta facendo vacillare la percezione di sicurezza dei cittadini sansalvesi.
E sei nei giorni scorsi il sindaco Tiziana Magnacca aveva espresso solidarietà alla donna anticipando il rafforzamento dell’organico della sezione dei Carabinieri e un aumento dei controlli, a parlare è ora il suo avversario al ballottaggio nelle ultime elezioni comunali ed ex assessore comunale Domenico Di Stefano, il quale dice: “esprimere la solidarietà e la vicinanza ai concittadini colpiti non è un dovere di semplice facciata ma è l’assunzione di un’esigenza comune: tutti abbiamo il diritto di essere più sicuri, senza addossare le colpe a chicchessia, quasi che sia più importante dare la caccia alle figure istituzionali di ieri e di oggi che ai banditi e ai delinquenti.
Capisco la rabbia e gli sfoghi, ci stanno, ma poi dobbiamo allargare il ragionamento. A cominciare dalla constatazione che San Salvo è una città profondamente cambiata, cresciuta in benessere ed opportunità, purtroppo anche per la delinquenza”.
Per l’esponente di San Salvo Democratica “invece di fare lo scaricabarile dobbiamo tutti, ciascuno per il proprio ruolo, metterci insieme e fare squadra, fare rete, fare comunità. Credo sia arrivato il momento di convocare in seduta permanente i cosiddetti Stati generali della sicurezza”, al quale parteciperebbero, dunque, “Amministrazione comunale, Forze dell’Ordine e di Governo territoriale, Scuole, Parrocchie, Associazioni culturali, sportive e sociali, Mondo dell’impresa, dell’artigianato, del commercio, Istituti di Credito, Professionisti vari, Partiti e Sindacati, operatori Sanitari, operatori dei Media, cittadini, uomini e donne di ogni credo e di ogni ceto”.
Insomma un appello perché si abbattano “tutte le barriere ideologiche e strappare le presunte patenti di “sceriffi” o salvatori del mondo. Troviamo forme e modi per RIPRENDERCI LA CITTA’ nel concetto più bello del termine! Mi rivolgo innanzi tutto al Sindaco che certamente non ha colpe ma che, da primus inter pares, ha più onori e anche più oneri”.
Sulla questione organico delle FdO Di Stefano, pur ritenendo un’ottima cosa avere più Carabinieri in città, ribadisce quanto già chiesto nell’Aula consiliare, ovvero che “in un progetto di territorio e di piani strategici, spesso autoreferenziali e per niente utili, si può pensare ad una ripartizione territoriale delle forze dell’ordine e prodigarsi concretamente per PORTARE LA COMPAGNIA DEI CARABINIERI A SAN SALVO e lasciare la Tenenza a Vasto dove già insistono Polizia e Guardia di Finanza? VOGLIAMO PROVARCI, SI O NO?”
“Accanto a queste sfide, che devono diventare patrimonio di tutti, c’è l’impellente bisogno di crescere, in ogni senso, come comunità che educa alla legalità e sulla legalità fonda il suo divenire – scrive ancora Di Stefano – Costruire è sempre più faticoso di distruggere ma dobbiamo provarci e soprattutto dobbiamo abbassare i toni, a cominciare da chi ha cariche “più visibili” che invece sono indispensabili per guidare nuovi processi di civiltà.
La risposta più ferma e più efficace è ricostruire il tessuto armonico della città e recuperare la sensazione di sicurezza attraverso una cittadinanza attiva nei modi e nelle forme che possiamo sperimentare solo stando uniti e condividendo le idee e le peculiarità di tutti. Come Consigliere comunale e rappresentante di un Gruppo consiliare quale SanSalvoDemocratica, ma soprattutto come Cittadino lancio a tutti questo invito con l’auspicio che in tanti lo raccolgano”.