Una sanità alla portata di tutti i cittadini, senza distinzioni di classe sociale, azzeramento delle consulenze e delle esternalizzazioni, adeguamento degli stipendi al costo della vita con standard europei. Sono le richieste della segreteria territoriale Fsi-Chieti ( Federazione sindacati indipendenti) che ha avviato una raccolta delle firme in tutti i luoghi di lavoro della pubblica amministrazione centrale e locale.
L’iniziativa del sindacato ha come obiettivo essere presenti in 100 città italiane per dire no ai tagli in sanità e per reclamare un sistema sanitario nazionale “universale e alla portata di tutti i cittadini”.
“Vogliamo un sistema sanitario nazionale nelle garanzie, regionale nelle programmazione, locale nell’erogazione dei servizi”, spiega il segretario territoriale Raffaello Villani, che indica i criteri da seguire per una sanità migliore: azzeramento delle consulenze e delle esternalizzazioni, adeguamento degli stipendi al costo della vita con standard europei, infermieri di famiglia in regime di convenzione, riconoscimento del ruolo sanitario e la possibilità di sviluppo di carriera per gli operatori socio-assistenziali (Oss) che garantisca all’utenza un adeguato trattamento negli ospedali e sul territorio, inquadramento contrattuale nell’area della dirigenza per le professioni sanitarie, revisione dei parametri di riconoscimento di lavoro usurante per i turnisti del servizio sanitario nazionale.
Anna Bontempo