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Ex discariche pericolose, per quelle vastesi si lavora ancora a livello tecnico-burocratico

Nei giorni scorsi Daniela Aiuto, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, aveva sollecitato interventi urgenti per la bonifica delle discariche pericolose in tutto l’Abruzzo e, soprattutto, nel Vastese, dove, secondo i dati elaborati dall’Arta ne esistono ben cinque tra le 15 più pericolose oltre le due presenti nella sola Vasto, e che, secondo le disposizioni della Corte di Giustizia europea, potrebbero costare ad ogni comune 200 mila euro di sanzioni all’anno.

Mentre, però, è in dirittura d’arrivo la bonifica della discarica di Bosco Motticce a San Salvo, la più pericolosa del comprensorio, nessun intervento concreto si registra per quelle di Vallone Maltempo e contrada Lota nel comune istoniense, nonostante che già il 13 dicembre 2013 con la determina n. 173 del dirigente del settore Urbanistica sia stato affidato l’incarico per la redazione dei progetti definitivi di bonifica e messa in sicurezza dei siti ad una associazione temporanea di professionisti formata dal Geologo Vincenzo Tiracchia, dal geom. Vincenzo Spadaccino e dall’Ing. Carlo Taraschi.

Un anno e mezzo più tardi, ovvero nella Conferenza di Servizi tenuta al Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo il del 29 aprile 2015, è emerso che per il progetto di “Bonifica e messa in sicurezza permanente ex discarica Vallone Maltempo” e “Via Lota” occorre espletare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione Paesaggistica, mentre per il progetto di “Bonifica e messa in sicurezza permanente ex discarica località “Via Lota” occorre procedere alla Verifica di Assoggettabilità.

Sollecitato dall’Amministrazione comunale, il 22 luglio scorso lo studio Taraschi ha accettato di portare a compimento tali procedure con la massima urgenza mediante la costituzione di un raggruppamento temporaneo di professionisti del quale fanno parte l’Ing. Carlo Taraschi (che si occuperà della progettazione definitiva), il geologo Vincenzo Tiracchia (per le indagini e le relazioni geologiche e geotecniche), il geom. Vincenzo Spadaccino (per i rilievi topografici, verifica confini consistenze destinazione e proprietà) e l’Arch. Giulia Rosaria Taraschi (per la verifica dell’assoggettabilità ambientale). Tutta le pratiche costeranno alle casse comunali 40 mila euro.

Ora bisogna attendere che lo studio depositi il faldone delle pratiche e le successive verifiche perché si possa stipulare la convenzione con la Regione Abruzzo e possano essere avviate le procedure di appalto delle opere e, quindi, dare il via alla bonifica dei due siti.

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