Torna nelle aule parlamentari la questione della istituzione del Parco della Costa teatina sulla quale chiede lumi l’on. Gianni Melilla (Sel) che ha presentato una interrogazione alla Camera dei Deputati già il 4 novembre scorso riformulando la medesima il 10 novembre.
Melilla, che guarda caso è dello stesso partito del consigliere regionale con delega all’ambiente Mario Mazzocca che da tempo sollecita una rapida decretazione da parte del ministero prima e del Presidente della Repubblica poi, ricorda i vari passaggi che hanno portato al commissariamento per la perimetrazione dell’area protetta rilevando come già nel maggio scorso Pino De Dominicis, commissario ad acta, abbia ultimato quella provvisoria (definendo anche le norme di salvaguardia, ndr) “permettendo con tale fondamentale atto propedeutico una auspicabile e pronta emanazione, da parte del Governo, del relativo ed indispensabile decreto istitutivo dell’area protetta; nonostante i tempi e le procedure cui è vincolato il commissario per la perimetrazione provvisoria, numerosi sono stati gli incontri con associazioni e amministratori locali e diversi i suggerimenti e le proposte avanzati e accolti e riportati in cartografia o in normativa”.
Dunque, per il parlamentare pescarese tutto quanto richiesto era stato espletato nei tempi e nei modi opportuni essendo concluso l’iter istituzionale ed essendo stati rispettati tutti i passaggi necessari già da vari mesi. Di qui la richiesta di conoscere “quali siano le ragioni per cui a tutt’oggi manca la firma per formalizzare l’istituzione del parco”.
Luigi Spadaccini