La Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti ha avviato la gara d’appalto per l’esternalizzazione del servizio cucina di tutti i presidi ospedalieri, compresi quelli rimodulati in ospedali di comunità o PTA (presidio territoriale di assistenza), “per l’ospedale di Vasto non è compreso il servizio mensa per i dipendenti, contrariamente a quanto accadrà negli altri presidi, dove ci sarà il vitto per i pazienti e la mensa per il personale”. A denunciarlo è il candidato alle primarie del centrosinistra Angelo Bucciarelli, che, oltretutto, rileva come “dalle informazioni che circolano, il servizio era previsto, poi è “sparito” dal bando”.
Per Bucciarelli “ancora una volta, sfuma la speranza per gli operatori di vedere realizzato un servizio che agevolerebbe i tanti pendolari dell’ospedale di Vasto”.
La gara impiegherà fondi per 5 milioni di euro (più Iva) all’anno, per una durata di 6 anni. Parte di questi fondi serviranno anche per l’adeguamento della mensa di Chieti, per la istituzione della mensa a Lanciano e per il rifacimento di cucine di tutti i presidi, anche quelle sistemate di recente.
“A questo punto – rilancia il dirigente di Vastoviva – ci incuriosiscono i motivi circa la mancata attuazione del servizio mensa per i dipendenti a Vasto:
– Una svista? Se così fosse, ma come scusa non sta in piedi, c’era tutto il tempo di correggerla.
– Si attuerà il servizio solo dove è già esistente la struttura? E allora perché a Lanciano, dove si realizzerà ex novo?
– A Vasto non ci sono locali nel presidio ospedaliero da poter adibire a mensa: hanno provato a cercarli e non li hanno trovati?
– Gli operatori a Vasto non vogliono la mensa perché, con abitudini nordiche, fanno un pasto unico a metà pomeriggio quando arrivano a casa?
Oppure qualche altro motivo? Ci piacerebbe saperlo, così come ci piacerebbe sapere se nella pianificazione della sanità Vasto ha un ruolo o “semplicemente tiene il fronte”.