La giornata di ieri ha rappresentato l’occasione per un nuovo vertice tra le parti sulla vicenda della Fondazione Mileno. Intorno al tavolo si sono ritrovati Pasquale Flacco, direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, assistito dai dirigenti dr. Annabella Antonucci e dr. Pierluigi Galassi, il Direttore della Fondazione P. Franco Berti e i suoi collaboratori e ir appresentanti sindacali di Cisl FP e Uil FPL. Assente, come ben noto la Cgil.
Sono proprio Donato Tricase (Cisl) e Domenico Fecondo e Camillo Di Felice (Uil) a rendicontare quanto emerso dal summit, definito ‘sereno e costruttivo’, nel quale “sono state analizzate e discusse problematiche che si trascinano da diversi anni e che attanagliano fortemente tutte le strutture sanitarie della Fondazione, precisamente: la questione connessa alla struttura decentrata “Azzurra”; le percentuali di liquidazione mensile sulle somme fatturate; l’articolo 14 (tariffe) del contratto per l’erogazione delle prestazioni di assistenza riabilitativa, ex art. 26.”
Alla fine il responso è positivo alla luce anche del fatto che “le parti hanno posto le condizioni per una soluzione, a brevissimo termine, su un contenzioso che si protrae già da circa 5 anni, permettendo all’Ente di recuperare immediatamente ingenti somme”.
E non solo, in quanto è emerso dal vertice che “è stata deliberata una somma di circa trecentoventimila euro (non ancora liquidata) che era alla firma del Direttore generale”, e l’augurio non può che essere che “la stessa cosa si possa ripetere anche con le altre ASL, nonché con l’ASREM molisana, in quanto, siamo convinti che, a piccoli passi e con l’impegno di tutti, si possa superare questo momento particolarmente incerto e difficile”.
C’è sommo rammarico perché “nulla si è potuto fare in merito al citato articolo 14 per quanto concerne il pagamento delle prestazioni dichiarate inappropriate e che prevedono un setting assistenziale diverso. Su quest’ultimo punto, il Direttore generale, dr. Flacco, in sintonia con i suoi collaboratori, è stato molto chiaro: la soluzione va trovata a livello politico”, ed è per questo che i sindacati chiedono “all’assessore alla sanità, dr. Silvio Paolucci, di portare a termine gli impegni assunti formalmente, in più circostanze, altrimenti tanti erogatori di prestazioni, ex art. 26, potrebbero subire gravi conseguenze per queste incongruenze”.
“In concreto – spiegano i sindacati – diciamo che l’articolo 14, introdotto dal precedente consiglio regionale, andava quantomeno sospeso in attesa della definitiva riconversione dei posti letto, purtroppo dobbiamo constatare che la unità di valutazione medica, in ossequio alla legge, continua a verificare, periodicamente, l’appropriatezza delle prestazioni svolte dalle strutture sanitarie, prevedendo per molti ricoverati diverse tipologie assistenziali che, allo stato attuale, come già detto, non sono state assegnate”.