La Copagri Abruzzo ha promosso ieri un importante seminario ad Ortona, presso l’azienda “Agriverde”, sul tema dell’alto numero di ungulati presenti nel territorio in particolare cinghiali, un evento al quale hanno presenziato il presidente della 3^ commissione permanente del Consiglio regionale d’Abruzzo ‘Agricoltura, Caccia e Pesca’ Lorenzo Berardinetti, i presidenti di molti A.T.C. e di associazioni venatorie, i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole.
E’ stato esposto il contenuto del regolamento di contenimento attualmente in vigore e sviluppato un interessante confronto di merito sia per evidenziare i limiti e le criticità che per favorire concrete proposte migliorative.
“Abbiamo voluto promuovere questa iniziativa a metà periodo della stagione venatoria in corso dove è possibile una prima verifica sul campo del tanto contestato regolamento di contenimento degli ungulati applicato in principal modo per il cinghiale – spiega il presidente di Copagri Abruzzo, Camillo D’Amico – Responsabilmente lo abbiamo voluto fare con la presenza di tutti gli attori della filiera ed al cospetto del presidente della commissione consiliare di riferimento della Regione Abruzzo perché è questa la sede di proposta delle modifiche utili e necessarie prima dell’approdo successivo in aula per l’approvazione conseguente”.
In un momento in cui rimbalzano continuamente notizie di avvistamenti di cinghiali in gruppo anche nei pressi dei centri urbani se non addirittura all’interno di essi così come veline di cronaca che raccontano di incidenti tra automezzi e ungulati non senza conseguenze con la rabbia crescente dei cittadini che stanno assistendo a una sorta di immobilismo nei confronti del problema il seminario ortonese è parsa l’occasione giusta per affrontare punti nodali delal eventuale revisione del regolamento.
Infatti, Copagri ritiene “non più rinviabile l’attivazione del promesso tavolo tecnico regionale allo scopo di esaminare in maniera dettagliata i risultati che si sono avuti in ogni A.T.C. così da avere un quadro chiaro e completo sull’intero territorio. Solo dopo sarà possibile apportare le necessarie modifiche migliorative da condividere il più possibile allo scopo di dare a queste maggiore forza e credibilità. Auspichiamo un sostanziale allungamento della corrente stagione venatoria per la caccia al cinghiale, anche derogando dalle normative vigenti, così da aumentare sensibilmente il numero dei capi abbattuti. Riaffermiamo la nostra ferma volontà a lavorare in sinergia con tutti gli attori della filiera affinchè il cinghiale da problema diventi opportunità di lavoro e reddito sia con iniziative di scopo che utilizzando le risorse previste nel psr Abruzzo 2014/2020 dove, a breve, saranno emanati i primi bandi nella quale sono contenute possibilità anche per infrastrutturare i campi agricoli per prevenire i danni alle colture. Ribadiamo che, rispetto alla soluzione di questo problema, nessuno può chiamarsi fuori perché è necessaria una chiara assunzione di responsabilità ribadendo, con la dovuta chiarezza, che è l’agricoltura il comparto maggiormente danneggiato verso la quale va posto l’interesse piroritario da parte di tutti.”