Scoppia la bagarre sui lavori assegnati con affidamento diretto ad una ditta il cui titolare è parente di un consigliere di maggioranza. L’opposizione protesta e invia la documentazione all’Osservatorio Antimafia, mentre il sindaco Saverio Di Giacomo minaccia querele.
E’ polemica a Monteodorisio, piccolo centro dell’hinterland vastese, per le opere di ripristino strada sotto il cimitero, risagomatura e pulitura del Vallone Giarriccia per complessivi 6.455 euro e i lavori di ripristino ponticello in contrada Cena per complessivi 6mila euro.
“Gli interventi sono stati assegnati ad una impresa di Vasto gestita dal padre e dallo zio di un consigliere comunale di maggioranza con delega ai lavori pubblici”, denunciano Stefano Moretti, Nicola Generoso e Antonio Barone, “ci sembra inopportuno che dei lavori ad affidamento diretto vengano assegnati a parenti di un amministratore. La documentazione ci è stata fornita da Eugenio Cupaiolo, consigliere di opposizione della lista civica Monteodorisio si rinnova”.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, respinge le accuse e minaccia querele. “E’ assurdo che si adombrino sospetti su un atto perfettamente legittimo”, replica il sindaco Di Giacomo, “si grida allo scandalo per un provvedimento che è stato adottato dal responsabile del servizio area tecnica manutentiva del Comune e che non costerà nulla alle casse municipali in quanto la ditta, che si è dichiarata disponibile ad effettuare i lavori, risulta debitrice verso l’ente. Si andrà quindi a compensazione, formula che la stessa opposizione ha sempre chiesto venisse utilizzata come modalità di pagamento. Dov’è lo scandalo?”, insiste Di Giacomo, “a me sembra invece che si voglia solo gettare ombre e sospetti sull’azione amministrativa. Stiamo valutando di incaricare un legale a tutela dell’ente”, conclude il primo cittadino.
Anna Bontempo