Promesse, nient’altro che promesse: come ormai consuetudine per casi analoghi anche questa mattina, nella sala convegni del Cotir di contrada Zimarino, si è celebrato l’ennesimo festival delle promesse che ha visto come interprete protagonista Dino Pepe, assessore regionale alle Politiche agricole.
Di fronte ai 27 lavoratori del Centro di ricerca, uno dei tre in Abruzzo, senza stipendio da ben 22 mesi Pepe ha raccontato come sia fallito il tentativo di trovare una multinazionale quale partner, ma come si stia cercando ancora di perseguire quella strada.
Soprattutto ha sventolato due determine che svincolerebbero oltre 650 mila euro che dovrebbero (il condizionale a questo punto pare d’obbligo) essere utilizzati per saldare quattordici mensilità: peccato che i dirigenti della Regione non abbiano ancora apposto la loro firma in calce e che questi soldi, sempre secondo le promesse di Pepe, arriveranno entro la fine dell’anno.
La speranza è l’ultima a morire, si sa, ma i lavoratori del Centro sono davvero ridotti all’esasperazione e due di loro hanno deciso di non mollare la presa e persistere nello sciopero della fame.