L’on. Maria Amato ha depositato quest’oggi una proposta di legge per la istituzione del ‘Registro Tumori Nazionale’. In Italia, infatti, ci sono 43 Registri di popolazione o specializzati che si occupano di raccogliere informazioni su circa il 47 per cento della popolazione italiana e che contemplano il tipo di tumore diagnosticato, i dati anagrafici del malato, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e sta ricevendo e l’evoluzione della malattia.
In realtà, però, non tutti i Registri, come evidenzia una immagine diffusa dallo stesso parlamentare vastese, funzionano nel modo più appropriato anzi (in rosso quelli funzionanti, in azzurro quelli mediamente funzionanti, in bianco quelli che funzionano male o non funzionano affatto come accade nel chietino, pescarese e teramano).
Ed ecco allora la necessità di provvedere “all’inquadramento istitutivo dei Registri Tumore – spiega la Amato – con la sistematizzazione delle modalità e la omogeneità del linguaggio della raccolta e disseminazione dei dati per farne una banca dati nazionale completa utilizzabile per la ricerca, per la pianificazione sanitaria per il rilievo dei costi e dell’accessibilità delle cure, dell’adeguatezza tecnologica e soprattutto per l’immediato rilievo di scostamento dalla media della morbilità o della mortalità per una o più malattie neoplastiche di una determinata area geografica.
Quest’ultimo dato, il rilievo del rischio in un particolare territorio, rappresenta lo strumento per la correlazione tra rischio ambientale e rischio di salute, utile al contempo per il rilievo di aree a rischio, per la definizione delle conseguenza di salute e ove non evidente per affrontare eventuali cambiamenti territoriali o insediamenti produttivi senza inutili paure.”