Prenderà il via alla 9,30 il secondo congresso della cucina abruzzese “Meet in cucina, esperienze di cuochi d’Abruzzo”, che si svolgerà negli spazi del centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti.
Nella conferenza stampa di presentazione del congresso tenutasi giovedì 14 gennaio il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha sottolineato che “La promozione del territorio, attraverso i professionisti del settore enogastronomico e i nostri prodotti tipici, che possono diventare veri e propri ambasciatori della regione, costituisce un elemento di primaria importanza su cui puntare sicuramente anche nelle prossime edizioni”. Un primo cittadino fiero di “ospitare a Chieti un evento che, solo lo scorso anno, ha fatto registrare centina di presenza da tutta Italia fra i professionisti del settore enogastronomico”.
Il congresso vedrà salire sul palco 8 cuochi abruzzesi; Niko Romito (Casadonna Castel di Sangro***), la famiglia Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele), la famiglia Spadone (La Bandiera, Civitella Casanova*), Matteo Iannaccone (Cafè Les Paillotes, Pescara*), Nicola Fossaceca (Al Metrò, San Salvo Marina*), Nadia Moscardi (Elodia nel Parco, L’Aquila) e Cristian Di Tillio (Il Ritrovo d’Abruzzo, Civitella Casanova).
É inoltre previsto l’intervento del professor Leonardo Seghetti che esporrà la sua ricerca sulle varietà di grani e di farine locali, sui lieviti e sulla preparazione del pane per la ristorazione. Altri temi che si affronteranno saranno le verdure, le spezie e gli ortaggi dimenticati, nonché le carni bianche, l’affumicatura, la marinatura, la conservazione ed l’esaltazione del crudo.
Ospite d’onore del congresso sarà Massimo Bottura, titolare dell’Osteria Francescana di Modena, al secondo posto nella speciale classifica “The World’s 50 Best Restaurants” e premiato con i massimi punteggi dalle guide italiane e internazionali che presenterà una rivisitazione del tradizionale arrosticino abruzzese di carne ovina.
Al tal riguardo riportiamo una parte dell’intervista di Jolanda Ferrara a Massimo Bottura, tratta dal Il Centro del 17 gennaio 2016.
Bottura, cosa preparerà per la platea di Meet in Cucina?
«Quello che farò per Massimo (Di Cintio, ideatore del congresso gastronomico di Chieti, ndr) è qualcosa di inedito, mai fatto. Un omaggio all’Abruzzo, a quel giorno meraviglioso in cui ho goduto uno dei più bei pranzi in vita mia, in mezzo alla campagna di Bellante, tra covoni di fieno appena mietuto e gli animali da cortile, a grigliare arrosticini con Osvaldo, papà di Davide. Mi sono ispirato a quegli arrosticini e ho realizzato il piatto che ho chiamato “Osvaldo bun”».
Può descriverlo?
«Ho inserito gli arrosticini in un pane giapponese cotto a vapore, “bun”, una classica preparazione orientale. Aggiungendo salse che appartengono al mio territorio d’origine, aceto balsamico e mostarda. Contaminazioni tra oriente e occidente. Poi ho rifinito il piatto con l’extravergine di oliva della Francescana. Sai chi lo ha fatto? Massimiliano D’Addario, azienda agricola Palusci di Pianella, dalle vostre parti. Lui fa un centinaio di bottiglie per noi, un cru particolare. E’ Davide che ha i contatti con tutti gli artigiani abruzzesi».
Quali altri prodotti abruzzesi utilizzate in Francescana?
«Attualmente zafferano, olio extravergine d’oliva, maialino da latte, sì, maiale nero…Pensa che in menu ho un piatto “Abruzzo».
Com’è fatto?
«Gelatina acida infusa nello zafferano. In quella trasparenza gialla è incapsulato il pezzo di maiale, sotto lo sgombro dell’Adriatico. E’ l’idea del mare-monti, che esprime la vostra regione. Altri prodotti abruzzesi? La pasta: è scontato, ma scrivilo. Formaggi no, la mia è la terra del Parmigiano reggiano…».
FOTO ANSA
Laura Rongoni