Nella giornata del 25 gennaio presso la sede della confindustria di vasto si tenuto un incontro con la Canali per fare il punto della situazione produttiva e occupazionale della la Gissi Confezioni e il Pantalonificio. Per la Gissi Confezioni (giacche) si registra un ennesimo calo a livello produttivo tale da determinare un ennesimo ricorso alla cigo per 25 GG. La situazione preoccupa in quanto contrariamente al passato dove le difficoltà venivano equamente suddivise su tutti gli stabilimenti del gruppo ad oggi e per l’ennesima volta Gissi viene coinvolta in modo pesante.
Situazione ancor più difficile per il Pantalonificio dove dopo diversi anni con il contratto di solidarietà il calo ulteriore del venduto e la riforma degli amm sociali pone la situazione in una condizione drammatica. Ci sarà cigo a zero ore per 13 settimane con scarse prospettive. Per il Pantalonificio nella mattinata è scattato uno sciopero spontaneo per denunciare i rischi di possibile chiusura del sito. Durante le assemblee unitamente ai lavoratori concorderemo un percorso tale da far emergere pubblicamente tutti i rischi che potrebbero arrivare. Parliamo di 93 lavoratori per il pantalonificio e circa 190 per la Gissi Confezioni. Oltre a sollecitare l’intervento delle Istituzioni STIAMO CHIEDENDO CON FORZA ALLA PROPRIETÀ DI TROVARE UNA SOLUZIONE AL SUO INTERNO. Riteniamo che per il Pantalonificio lavorare anche su attivazione temporanea di part time a 20 ore settimanali possa essere per il breve periodo una soluzione. Si tratta di convincere la proprietà di spostare un po di lavoro dal Pantalonificio delle Marche a Gissi. È chiaro che il rischio concreto sia quello di penalizzare il sito di Gissi a vantaggio di altri territori. Non va dimenticato che questa ennesima crisi aziendale colpisce inesorabilmente la Valsinello già segnata da tantissime altre chiusure in primis la Golden lady e potrebbe essere un colpo mortale per tutto il territorio.
Filctem-Cgil Rucci Giuseppe
Femca- CISL Recinella Massimiliano
Uiltec-Uil Mustacchio Claudio