Chiede l’annullamento del bando di gara, degli atti e dei provvedimenti correlati, oltre al risarcimento dei danni. Ha presentato ricorso al Tar di Pescara la Csa, Consorzio servizi abruzzese, una delle sette società che hanno partecipato all’appalto per l’affidamento del servizio di mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia e in alcune sezioni di scuola primaria e secondaria di Vasto. In tutto tredici plessi scolastici e 150mila pasti all’anno.
La ricorrente contesta la gara aggiudicata alla Allfoods srl di Albano Laziale, in provincia di Roma, che ha praticato un ribasso del 16% sull’importo a base d’asta di 2.129.433 euro per un periodo di tre anni (dal 1 settembre 2015 al 30 giugno 2018). L’ offerta della Allfoods è stata ritenuta quella economicamente più vantaggiosa. Se a convincere la Commissione preposta è stata la bontà della proposta, altri sono i motivi che hanno spinto il Consorzio servizi abruzzese a sollevare dubbi sulla legittimità della procedura.
Il ricorso è stato notificato l’8 gennaio scorso, ma risale a pochi giorni fa la delibera con la quale la giunta comunale del sindaco Luciano Lapenna ha deciso di costituirsi in giudizio, fornendo un atto di indirizzo al dirigente dell’avvocatura comunale affinchè provveda alla nomina del legale che difenderà le ragioni dell’ente. L’appalto per la gestione della mensa scolastica è stato aggiudicato lo scorso mese di dicembre.
Oltre alla ricorrente e alla aggiudicataria hanno partecipato alla gara la E.P. di Roma, la Cir Food di Reggio Emilia, la Dussmann service srl di Capriate San Gervasio, la Ridal di Foggia e la Pastore srl di Casamassima in provincia di Bari. A convincere la Commissione sono stati una serie di parametri elencati nel capitolato d’appalto.
Anna Bontempo