Settanta tonnellate di mangimi e 22 tonnellate di carne, valore commerciale circa 800mila euro, sequestrate dai Carabinieri del Nas di Pescara nell’ambito di controlli a imprese abruzzesi specializzate nella produzione di mangimi, poi estesi a industrie di macellazione e commercializzazione di carne. Nei mangimifici sono state riscontrate rilevanti irregolarità: locali fatiscenti, gravi carenze igienico-sanitarie, ambienti di lavoro infestati da insetti e topi e lacune in tema di rintracciabilità. Con l’ausilio del Servizio Veterinario delle Asl competenti sono state sospese le attività di 5 mangimifici nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, come conseguenza delle gravi carenze accertate dai militari del Nas agli ordini del capitano Domenico Candelli. Le 70 tonnellate di mangimi sottoposte a sequestro sanitario sono state avviate alla distruzione dall’Autorità competente. Ai titolari delle attività, deferiti alle autorità sanitarie, sono state contestate sanzioni amministrative per 15mila euro.