“Nido, la metà dei dipendenti è in eccesso”

Chiude per gli alti costi di gestione dovuti al personale in eccesso. Se non verrà trovata una soluzione nel giro di pochi giorni l’asilo nido dell’Incoronata è destinato a cessare l’attività già da lunedì prossimo, con il conseguente spostamento dei piccoli ospiti in altre strutture cittadine, con buona pace della continuità educativa.

La lista è pronta da tempo, cioè da quando la cooperativa Pianeti diversi (subentrata al precedente gestore), ha manifestato al Comune la volontà di recedere dal contratto.

E’ stato lo stesso responsabile, Simone Caner a spiegare i motivi che impediscono alla società di continuare ad occuparsi della Tana dei cuccioli, cioè gli alti costi di gestione legati al personale in esubero.

Nell’asilo dell’Incoronata lavorano circa venti addetti, cioè il doppio rispetto al fabbisogno: dieci sarebbero più che sufficienti a mandare avanti il servizio.

Eppure ce ne sono molti di più e su questo dato forse la politica dovrebbe fare qualche riflessione visto che nella struttura, stando a quanto si sussurra nei corridoi del Municipio, lavorano anche familiari di amministratori comunali. Quindi quello che sta accadendo oggi, non è altro che il frutto delle “infornate” fatte durante la precedente gestione da parte della cooperativa “Il mio pulcino” di Ferentino.

“Sono stati assunti operatori con contratti a tempo indeterminato anche per le sostituzioni di personale in maternità che dovrebbero essere invece a termine”, raccontano alcuni sindacalisti, che ora chiedono di mantenere gli attuali livelli occupazionali.

Insomma, la situazione non è certo delle migliori e a farne le spese saranno i bambini che verranno spostati altrove.

“Stiamo cercando una soluzione, l’amministrazione comunale sta facendo di tutto per non chiudere l’asilo nido”, promette l’assessore alla pubblica istruzione, Luigi Masciulli.

L’argomento è stato anche affrontato l’altra sera in giunta. Le speranze sono riposte nella cooperativa Pianeti diversi che, però, ha manifestato in maniera chiara ed inequivocabile la volontà di rinunciare all’affidamento che la società aveva accettato lo scorso mese di gennaio dopo la rescissione del contratto con il precedente gestore e solo per far fronte ad una situazione di emergenza.

Secondo Caner “le pretese sindacali rendono impossibile la continuazione del servizio”.

Anna Bontempo

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