Ha citato il Comune in giudizio per ottenere una somma aggiuntiva di 41.325 euro per l’esproprio dei terreni. Ad avviare il contenzioso è stata la Finadria srl, il cui amministratore unico è l’ex consigliere regionale Antonio Prospero. La società si è rivolta alla Corte d’appello dell’Aquila chiedendo la condanna dell’ente che nel novembre 2013 ha espropriato 500 metri quadri di terreni per consentire l’allargamento di via San Rocco, strada che prima degli interventi era molto più simile ad una mulattiera, piena di buche e di insidie.
L’assessore ai lavori pubblici, Nicola Tiberio dichiarò all’epoca che il Comune aveva fatto di tutto per dialogare con la Finadria ed evitare la procedura di esproprio. I lavori, rimasti bloccati per otto mesi, consentirono la realizzazione di 400 metri di strada, il completamento di alcuni tratti di marciapiede, il prolungamento della rete fognante, la raccolta di acque bianche e l’impianto di pubblica illuminazione. Gli interventi vennero affidati all’impresa Basilico di Gissi che si aggiudicò l’appalto indetto dall’amministrazione comunale per un importo di 282.631 spuntandola sulle sedici imprese che parteciparono alla gara. Via San Rocco, che collega l’agglomerato di case con il popoloso quartiere San Paolo, è al servizio di una zona della città che ha conosciuto una massiccia espansione edilizia a cui non ha fatto da contraltare un adeguamento delle infrastrutture primarie.
Anna Bontempo