Il camion della spazzatura si ferma davanti ad una attività commerciale, gli addetti scendono dal mezzo e scaricano i rifiuti differenziati nei contenitori grigio (secco) e marrone (organico) mischiandoli fra di loro.
L’episodio, raccontato da una professionista vastese, è andato in scena in via Tobruk, nei giorni scorsi, scatenando tutta una serie di interrogativi sulla raccolta differenziata e sul ciclo dei rifiuti. La cosa ancor più paradossale è che la scena segnalata alla redazione del Centro, si è svolta a pochi passi dalla sede della Pulchra, la società pubblico-privata (con il Comune socio di maggioranza) che si occupa del servizio pagato dai contribuenti vastesi.
“Erano le 7,30 del mattino quando ho visto gli operai scendere dal mezzo e svuotare i cassonetti”, racconta Margherita Barone, psicologa-psicoterapeuta, “sono rimasta allibita quando ho visto mischiare i rifiuti, vanificando tutti gli sforzi per fare la raccolta differenziata. Mi sono anche chiesta come cittadina che senso abbia selezionare il pattume in casa se poi viene mischiato. Spero che si tratti di un episodio isolato sul quale mi auguro venga fatta chiarezza per non demotivare quei cittadini dotati di senso civico che credono nella raccolta differenziata e la fanno con diligenza”, conclude la psicologa.
Non è la prima volta che arrivano segnalazioni del genere. Voci su una gestione non proprio corretta si rincorrono da diverso tempo. Non ne fa mistero l’amministrazione comunale che è alle prese con l’estensione del servizio alla Marina, quartiere rimasto finora fuori dalla raccolta differenziata.
“Anch’io ho ricevuto segnalazioni”, conferma il vice sindaco Vincenzo Sputore che è anche assessore all’Ecologia, “per verificarle non ho esitato a compiere una serie di sopralluoghi, anche di notte, l’ultimo dei quali risale alla scorsa estate, ma non ho mai riscontrato anomalie. Parlerò con la Pulchra, ma invito i cittadini a non mollare, la loro collaborazione è determinante”.
Anna Bontempo