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Piscina, il gestore è moroso ed il Comune revoca l’appalto

La Sport Management? Inadempiente”. La società di Verona, che dal 2011 ha in gestione la piscina comunale di via Conti Ricci, non versa il canone annuale di 30mila euro previsto nel contratto. La situazione va avanti ormai da diverso tempo, al punto che l’amministrazione comunale ha avviato la procedura per la risoluzione del contratto per “morosità”.

La conferma arriva dall’assessore allo sport, Luigi Masciulli (Psi), che sulla situazione dello stadio del nuoto ha messo in moto gli uffici comunali. La Sport Management, che fin dall’inizio della gestione è stata oggetto di critiche per il mancato reimpiego del personale (aspetto contemplato nel bando di gara a procedura aperta), continua a far parlare di sé.

Questa volta la società di Verona è tornata alla ribalta per il mancato pagamento del canone, circostanza al centro di una interrogazione presentata al sindaco Luciano Lapenna dal consigliere di minoranza, Davide D’Alessandro.

“La Sport Management paga i canoni d’affitto? La mia è solo una domanda che rivolgo all’amministrazione”, precisa l’esponente del centrodestra, “ovviamente con la richiesta di vedere e controllare i bonifici di pagamento”.

I quesiti posti da D’Alessandro avranno una risposta nel prossimo consiglio comunale. Nel frattempo l’amministrazione ha messo in moto la procedura per la risoluzione del contratto che, in ogni caso, vedrà la sua scadenza naturale fra qualche mese, visto che la durata è fissata in cinque anni.

L’affidamento in concessione dell’impianto natatorio risale al 2011, anno in cui il Comune aggiudicò l’appalto per la gestione della struttura alla Sport Management. La società di Verona, che partecipò alla gara insieme ad altre due ditte – la Costituendo Rti e la Cooperativa Comete – si classificò prima in graduatoria con un punteggio di 93,60. Al secondo posto la Costituendo Rti di San Salvo con 78 punti. Esclusa la Cooperativa Comete per mancanza di alcuni requisiti previsti nel bando.

Le grane per l’amministrazione comunale sono cominciate subito a causa del mancato reimpiego del personale, circostanza per la quale la società veronese è stata condannata dal giudice del lavoro, nel luglio del 2013, all’immediata riassunzione di due lavoratrici (alle medesime condizioni applicate dal precedente gestore) e al risarcimento del mancato salario.

“Resta da chiedersi come mai, e alla luce delle tante inadempienze della Sport Management, l’amministrazione comunale si sia decisa solo ora ad avviare la procedura per la risoluzione del contratto”, osservano i consiglieri di minoranza che in questi anni hanno in più occasioni messo in luce le inottemperanze del gestore.

Anna Bontempo

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